A nove anni dalla sua scomparsa, un gruppo bandistico prende il suo nome. E’ sempre vivo il ricordo di Vincenzo Viggiano, Cenzino per tutti, scomparso prematuramente il 13 febbraio del 2009 a soli 44 anni. Vietrese, musicista, era un amante del calcio oltre che impegnato nel sociale. E’ stato intitolato a lui il gruppo bandistico di Roccanova, comune della provincia di Potenza. S’intitola “Gran Concerto Bandistico Vincenzo Viggiano – Città di Roccanova”. Sulle locandine c’è la sua foto con alcune frasi: “Cenzino Viggiano. Famiglia di musicisti la sua. Ha legato il suo nome, per più di due lustri, a quello di Roccanova e del suo celebre concerto bandistico. Percussionista di elevata capacità e sensibilità musicale, ha partecipato a tour nazionali ed internazionali dalla seconda metà degli anni ’70 agli inizi degli anni ’90, senza mai allontanarsi dalla celeberrima compagine bandistica di Roccanova. Scomparso prematuramente nel 2009, vive nitido in coloro che lo conobbero e apprezzarono, il ricordo dell’artista e dell’uomo che fu”. Cenzino ha suonato per quindici anni con il gruppo bandistico di Roccanova, e poi in quello di Chieti. E nessuno lo dimentica per la sua bravura, serietà e bontà. Per il suo saper stare insieme e condividere, anche con chi non conosceva, bei momenti, all’insegna dell’allegria e spensieratezza. Cenzino, amante del calcio e tifoso juventino, venne stroncato da un infarto mentre si trovava a Picerno. La notizia dell’intitolazione del gruppo bandistico ha emozionato la famiglia, la moglie Eusebia e i figli Rocco e Antonio. “Ringraziamo chi ha perseverato in questi mesi con tanto lavoro coloro che hanno reso possibile questo progetto musicale in memoria di nostro padre, i prof. Antonio Casella, Rocco Greco, Mario Rossini e il maestro Carmine Viggiano. Un grande ringraziamento va particolarmente al maestro Emanuele che era fiero e molto legato al nostro Cenzino. Ora questo sentimento che li ha contraddistinti nel tempo toccherà a noi figli e tutti i componenti della banda musicale che ne faranno parte portarlo avanti in maniera forte e passionale, come hanno fatto loro in passato. Ci auguriamo che questo gruppo possa esistere per sempre. Grazie”.
Claudio Buono
Antonio Casella
Era un atto quasi dovuto. Un gesto che si doveva alla memoria di Cenzino,per il suo attaccamento alla banda,per il suo amore immenso per la musica!