Una sollecitazione alla Regione Basilicata ad “aprire un Tavolo con il Ministero delle Politiche Agricole ed il Ministero dell’Ambiente, affinchè approvi l’intervento della caccia al cinghiale anche nei Parchi e nelle aree protette, che rivestono il 30% dell’intera superficie regionale”: è l’iniziativa dell’Amministrazione Comunale di Bella contenuta in una deliberazione approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale. Nel documento si sottolinea che l’incremento incontrollato delle popolazioni di cinghiale sul territorio regionale ha creato numerose problematiche di tipo sociale ed economico. La presenza dei cinghiali nelle vicinanze dei centri abitati desta preoccupazione e allarmismo nei cittadini, numerosi sono i danni alle colture e i sinistri stradali causati dall’improvviso attraversamento di esemplari sulle strade. L’ungulato, se adeguatamente gestito e monitorato nella sua espansione, rappresenta una potenzialità, con risvolti positivi sul piano economico e biologico. Il cinghiale, infatti, è un trasformatore autonomo in proteine pregiate di prodotti del bosco non più utilizzabili dall’uomo e la caccia di questo selvatico rende disponibile carni apprezzate e ricercate. La gestione di questa specie risulta però particolarmente problematica per le obiettive difficoltà di ordine tecnico soprattutto per quanto concerne la stima quantitativa. Nel documento del Consiglio Comunale di Bella si evidenziano le cause che sicuramente hanno favorito l’espansione e la crescita delle popolazioni di cinghiali sono legate a vari fattori. In estate – sottolineano il sindaco Leonardo Sabato e l’assessore all’Agricoltura Carmine Ferrone – il problema si aggrava; se fino a qualche anno fa era difficile trovare perfino una foto di cinghiale, oggi, a dimostrazione della gravità del fenomeno, circolano da ogni parte foto e filmati di branchi composti da decine di esemplari anche di oltre 150 chili di peso; le persone, le aree rurali, i raccolti sono a rischio. Ma l’emergenza cinghiali – aggiungono – non è una questione di risarcimenti ma un fatto di sicurezza delle persone e della vita nelle campagne, nonché un’importante questione per preservare l’economia (reddito) agricolo/zootecnica. I danni procurati dai cinghiali all’agricoltura e alle persone è una battaglia da affrontare insieme come sistema Basilicata, mettendo campo tutti gli strumenti previsti dalla norma nazionale e regionale, con la collaborazione e la corresponsabilità di ognuno degli attori coinvolti per il raggiungimento della massima efficacia dell’azione. Continuano ad arrivare presso il Comune – riferiscono sindaco ed assessore – segnalazioni circa la presenza eccessiva di cinghiali nel territorio comunale, che determinano o possono determinare danni alle coltivazioni agricole, incidenti stradali nonché/oppure situazioni di pericolo per le persone e per l’incolumità pubblica a causa dell’avvicinarsi degli stessi animali alle abitazioni o alle attività economiche. Tale presenza genera inoltre situazioni di tensione sociale e a volte di panico nella cittadinanza.
Con il documento inoltre il consiglio comunale ha deciso:
Di chiedere all’A.T.C. n.2 di Potenza di procedere, sul territorio comunale di Bella, alla immediata applicazione del “Piano di abbattimento selettivo e controllo della specie (Sus Scrofa) (2018/2020), approvato con D.G.R.n.207/2018, che rende possibile abbattere i cinghiali per tutto l’anno, oltre i tre mesi di periodo venatorio sul territorio regionale: un piano che, proprio per l’emergenza, è autorizzato da ISPRA nel triennio 2018/2021 senza alcun limite di abbattimento dei capi per l’attività di selecontrollo, al fine di riportare l’ecosistema in equilibrio;
– Di demandare al Sindaco di emanare l’Ordinanza contingibile ed urgente per la cattura e/o abbattimento di cinghiali, come da schema trasmesso dalla Prefettura – Ufficio Territorio del Governo di Potenza, al fine di scongiurare eventuali pericoli per la pubblica e privata incolumità;
– Di sollecitare la Regione Basilicata a pubblicare il prima possibile apposito Bando PSR Basilicata 2014/2020 Misura 4.4. – Prevenzione mediante la realizzazione delle recinzioni;
– Di invitare le Aziende Agricole che hanno subito danni alle proprie colture di: inoltrare all’A.T.C.n.2 di Potenza istanza di risarcimento danni secondo la modulistica prescritta; valutare la possibilità di chiedere alla Regione Basilicata l’autorizzazione per l’installazione di gabbie e chiusini.