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Rimborso del canone Rai: occhio alla mail truffa

Un altro tentativo di phishing per spillare soldi ai consumatori. E a farne le spese, come spesso in questi casi, sono quelli che hanno meno confidenza con il web e le sue dinamiche. L’Agenzia delle entrate ha diffuso una nota per mettere in allerta da una mail truffaldina. L’oggetto è invitante: “Rimborso canone Rai” e il mittente sembra l’Agenzia delle entrate, nello specifico il servizio Assistenza servizi telematici. Nel testo del messaggio il contribuente viene informato di avere diritto a un rimborso del canone televisivo. Per riscuoterlo dovrà fornire i suoi dati compilando un modulo in una pagina web. “Le mail in questione – fa sapere l’Agenzia delle entrate – non provengono da un indirizzo direttamente collegato all’Agenzia e nascondono un evidente tentativo di truffa”. Come sempre il consiglio è quello di cestinare la mail, non cliccare sui link presenti e, soprattutto “di non fornire i propri dati anagrafici e gli estremi della propria carta di credito nella pagina web indicata nella mail”. Il sito in questione (www.rimborso.rai.it) non risulta più raggiungibile. Ma al di là del singolo caso l’Agenzia delle Entrate non fornisce mai queste informazioni via email e, soprattutto, non chiede di inserire i dati della propria carta di credito. Chi ha escogitato la truffa ha tentato di estorcere i soldi dalle carte di credito facendosi fornire dagli stessi utenti-vittime gli strumenti per farlo. I rimborsi del canone Rai, infatti vengono effettuati direttamente dalle società di energia elettrica sulla prima bolletta utile.  Ma per ottenere un rimborso bisogna rientrare in alcune casistiche, ad esempio: avere più di 75 anni e percepire un reddito familiare non superiore ai 8.000 euro (a questo proposito c’è tempo fino alla fine del mese per presentare la domanda); l’utente ha già pagato il canone con un altro metodo (ad esempio con addebito sulla pensione) o attraverso la bolletta elettrica intestata a un altro componente della famiglia; L’utente aveva già compilato la dichiarazione di non detenzione del televisore ma, nonostante ciò, si è comunque ritrovato il canone in bolletta.

Fonte: Repubblica

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