Si tratta di un progetto promosso dall’amministrazione comunale, gestito in collaborazione con la Pro Loco di Tito “Gli antichi portali” e con il supporto dell’Associazione “Io Potentino onlus” e degli operatori del progetto Reddito Minimo di Inserimento, che mira alla creazione di uno “scaffale sociale” a sostegno delle persone singole e delle famiglie che versano in condizioni di difficoltà. Il progetto nasce dall’esigenza di contrastare il più possibile la povertà di chi vive in uno stato di grave fragilità economica, legata soprattutto ai bisogni alimentari, e di favorire un modello integrato di servizi. Al progetto possono partecipare tutti i soggetti e/o le famiglie che si trovano in particolari situazioni di disagio. Presso gli uffici sociali del Comune di Tito sarà possibile ricevere tutte le informazioni, presentare la domanda e verificare la sussistenza delle condizioni di accesso alla misura di sostegno. I soggetti beneficiari potranno usufruire così dei prodotti disponibili, secondo le misure di sostegno previste dal progetto. “Pane Quotidiano”, oltre a utilizzare in benefici introdotti dalla Legge Gadda (per i commercianti locali che decideranno di donare eccedenze alimentari la legge prevede sgravi fiscali), non rappresenta una mera misura di assistenzialismo ma ha l’obiettivo di ridare dignità e favorire l’inclusione sociale. Infatti, i beneficiari sono chiamati a sottoscrivere dei veri e propri patti sociali con i quali, secondo le proprie attitudini, si impegnano a partecipare alle attività delle associazioni locali. Condizione questa per non decadere dal beneficio. “E’ importante che la comunità rielabori la condizione sociale di tante famiglie e individui che vivono in situazioni di disagio, sempre più spesso percepite come meri indicatori statistici”- dichiara Graziano Scavone, sindaco di Tito- “Vogliamo, invece, contribuire a stravolgere il paradigma e a restituire non solo quanto si può materialmente recuperare attraverso un’attenta gestione delle eccedenze alimentari trasformando un costo in una risorsa, ma soprattutto generare valore e reti sociali. Ecco perché all’importante attività di distribuzione di alimenti ai bisognosi svolta dalla Caritas locale e dal Gruppo di Protezione Civile Aquile Lucane, abbiamo voluto contribuire con un progetto che integra i diversi attori sociali e operatori privati in una logica di comunità solidale che riesce a generare scambio sociale. Il progetto mira a raccogliere le disponibilità di cittadini singoli o associati e farli diventare parte attiva nella gestione delle attività del market sociale”. Da ieri, sono partite le prime misure di sostegno, grazie a una raccolta di alimenti promossa all’interno degli istituti scolastici di Tito.