I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Melfi hanno tratto in arresto tre soggetti residenti nella cittadina federiciana. Si tratta di B.R. cl. ’69, G.A. cl. ’81 e C. G. cl. ’93, tutti già noti alle forze dell’ordine. Per tutti l’accusa è di estorsione aggravata continuata in concorso. L’attività ha avuto origine nella giornata di lunedì, quando i militari del Nucleo Operativo hanno raccolto la denuncia di un imprenditore impegnato in alcuni lavori di movimento terra nell’ambito della realizzazione di un nuovo parco eolico ubicato in località La Rucola dell’agro del comune di Melfi. L’imprenditore, fortunatamente, ha deciso di denunciare ai militari della Benemerita gli episodi che lo avevano riguardato e che lo avevano spinto a rivolgersi a loro. In particolare, l’uomo ha denunciato di essere stato avvicinato sul cantiere da alcuni individui, a lui sconosciuti, per ben tre volte. In ciascuna occasione, dietro minacce sempre più pressanti, anche di morte, quegli stessi sconosciuti gli avevano richiesto il versamento di una cospicua somma di denaro, ovvero alcune migliaia di euro per ognuna delle sei pale eoliche in corso di realizzazione. Grazie alla denuncia dell’imprenditore, i militari dell’Arma hanno potuto predisporre un idoneo servizio di appostamento nei pressi del cantiere in attesa dell’arrivo dei presunti estorsori. Questo ha consentito di sorprendere i tre soggetti mentre a bordo di un’autovettura inseguivano l’auto del denunciante lungo una via interpoderale nei pressi del cantiere, cercando di costringerlo a fermarsi e a farli salire a bordo per farsi consegnare il denaro più volte preteso. L’immediato e tempestivo intervento dei militari ha consentito di bloccare i tre soggetti, impedendogli di portare a termine il loro intento criminoso ed evitando possibili ulteriori spiacevoli conseguenze. I tre, tutti residenti a Melfi e già noti ai militari per i loro trascorsi giudiziari, sono stati tratti in arresto in flagranza di reato poiché ritenuti responsabili di estorsione, e conseguentemente posti agli arresti domiciliari su disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Potenza, informato dell’accaduto. All’esito dell’udienza di convalida tenutasi ieri innanzi al Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza, quest’ultimo ha convalidato l’arresto e confermato la misura cautelare degli arresti domiciliari per tutti i tre arrestati che sono, quindi, ristretti presso le rispettive abitazioni.