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La Grande Guerra “Un Viaggio, un’esperienza, un’emozione”: a Picerno la mostra curata dall’Istituto Comprensivo

In occasione del centenario dalla fine della Grande Guerra L’Istituto Comprensivo di Picerno ha sviluppato un progetto improntato al recupero della memoria collettiva, con il racconto della guerra, la storia, la letteratura, l’arte e la musica.  Per stimolare l’interesse e la motivazione negli alunni è stato organizzato un viaggio d’istruzione sui luoghi della memoria. Hanno visitato, toccato, letto e compreso realmente il dramma della guerra; calpestato i luoghi della memoria dal monte Carmine a Caporetto, costeggiato il fiume Isonzo, attraversato trincee e visitato musei. Un viaggio dalla valenza culturale, storica ed etica di grande valore.  Dopo la fase emozionale si è avviato il processo di codifica e decodifica dei contenuti fino alla rielaborazione personale e creativa. Con il progetto sulla grande guerra si è voluto avviare un processo di consapevolezza sul dramma umano e sulla capacità di distruzione dell’uomo. La guerra rende tristi. La guerra è autodistruzione. Sarò sempre contro la guerra, perchè non sarei capace di vivere pensando a te in mezzo all’orrore. “Buskashì, viaggio dentro la guerra” di G. Strada.  Sono state analizzate le storie le imprese, i nomi, il coraggio e il sacrificio di tanti giovani che un secolo fa hanno nobilitato, con il loro sangue la patria. Ricordare i caduti, quindi, è sicuramente un segno di riconoscenza per i protagonisti dell’evento più drammatico della nostra storia. Si è inteso portare in vista il popolo italiano: la gente comune, i soldati, le famiglie, un po’ come nel capolavoro di Monicelli nella Grande guerra. Nonostante siano trascorsi 100 anni dalla fine del conflitto, le famiglie conservano ancora ricordi, cimeli di antenati che parteciparono al conflitto: conflitto dalle conseguenze disastrose che ha visto partecipare circa sei milioni d’italiani e che ha segnato profondamente la storia sociale, politica, economica e culturale del nostro Paese con 750.000 morti. Il progetto, nello specifico, ha analizzato gli aspetti storici, geografici e culturali in genere con un approfondimento sui movimenti artistici, letterari e musicali che con le loro opere hanno raccontato il dramma della guerra. Dal punto di vista letterario e artistico si è fatto un viaggio nel mondo della narrazione e della rappresentazione dei temi legati alla guerra con i poeti, letterati e artisti. Dal punto di vista letterario sono state analizzate opere di Ungaretti, D’Annunzio, Marinetti E Lussu, G. Papini, E. Hemingway. Dal punto di vista artistico sono state analizzate opere dei Futuristi come Sant’Elia, Sironi, Boccioni, Bucci e degli Espressionisti tedeschi come Otto Dix sulla Grande Guerra e altri artisti da Goya a Delacroix, Picasso, Chagall e Guttuso, ecc. sui temi universali della guerra come disastro d’umanità. Si è passati alla comprensione del contatto fra ieri e oggi rimuovendo il tempo che dalla Prima Guerra portò all’olocausto e alla bomba Atomica. Quest’universo è stato analizzato con la lettura delle opere di Burri, Boetti, Mauri. Gli alunni dopo aver compreso l’importanza dei contenuti analizzati hanno prodotto testi, poesie, elaborati, prodotti tridimensionali, foto e video. In parallelo si è sviluppato un percorso di ricerca sul territorio con l’obiettivo di trovare testimonianze e cimeli di quanti riuscirono a raccontare con lettere, foto o testimonianze il loro dramma.  Un metodo, quello della ricerca sul campo, utilizzato per imparare e comprendere il dramma della guerra partendo da piccole storie.  Tutto ciò ha favorito la consapevolezza e l’apprezzamento di quanto sia importante il valore della pace. Valore indispensabile per aspirare alla libertà, senza violenza e sopraffazione che ogni guerra comporta. Tanti artisti, scrittori, filosofi, profeti di religioni diverse, hanno scritto sulla pace e la sua importanza invitando l’umanità a fare il possibile per non perdere questo bene prezioso, ma, troppo spesso l’uomo si è lasciato sopraffare dall’istinto feroce che la razionalità non è riuscita a controllare, dal fanatismo, dall’odio politico o religioso, dal gusto della violenza o più semplicemente dall’egoismo di difendere i propri interessi a danno di quelli degli altri. L’allestimento nello specifico racconta in chiave emozionale il viaggio intrapreso dagli alunni delle classi terze, le esperienze maturate e le emozioni provate.   Simbolicamente è diviso in quattro momenti: “Il viaggio” come metafora della vita- partire andare dall’altra parte, attraversare frontiere per trovare nuovi concetti, maturare esperienze per acquisire una nuova coscienza di se, sia culturale sia sociale.  L’allestimento sarà composto di un telo con la scritta il “viaggio della memoria” e da valige di ieri, per raccontare la partenza dei nostri fanti per la guerra e valige di oggi, per raccontare la partenza dei nostri alunni alla scoperta del dramma umano con le opere dei grandi dell’arte; “la guerra di trincea” come metafora della morte. La contaminazione, perdita di distinzione tra uomini e cose, vita e morte, corpo e materia sono le caratteristiche delle trincee. Con i morti si dorme, si mangia, si beve, s’interloquisce come se fossero vivi. Tutto ciò sarà raccontato con filmati, pannelli esplicativi, foto e un diorama in scala della trincea. Alla trincea si giungerà dopo il racconto simbolico del sacrario di Redipuglia con la scritta PRESENTE sulle alzate dei gradini della scalinata.   “Da Caporetto al Piave” la storia, le emozioni i luoghi della memoria. La storia di una disfatta dove migliaia di giovani morirono uniti nella difesa della propria patria. Il tutto sarà raccontato da filmati originali e foto riprese dagli alunni nell’ambito della visita a Caporetto. Si chiuderà con il tema della “Paceun bene prezioso per l’umanità, indispensabile per la costruzione di un mondo migliore. Bene che va costruito con la conoscenza, la consapevolezza e la partecipazione di tutti. Questo momento sarà raccontato con alcune riproduzioni di opere sul tema in oggetto. La mostra si caratterizzerà inoltre, per la presenza e la partecipazione di alcuni alunni che leggeranno lettere dal fronte e racconteranno storie e scritti dei grandi autori della letteratura. L’allestimento è frutto di un lavoro di carattere pluridisciplinare che la scuola porta avanti da anni e che vede impegnati i docenti nell’applicazione di una didattica innovativa e che coinvolge in modo costruttivo alunni e genitori.

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