Dopo un 2017 che aveva fatto registrare un lunghissimo periodo di siccità (maggio-settembre) il 2018, all’opposto, si sta caratterizzando per le precipitazioni a cadenza ravvicinata. Questa situazione di forte umidità ambientale, con l’aumento delle temperature, sta creando notevole impegno nell’azione di difesa sia delle colture erbacee che di quelle arboree. In particolare si segnalano diffusi casi di attacchi di peronospora e di oidio sulla vite su tutto il territorio regionale ed in particolare nell’areale dell’Aglianico del Vulture. A sottolinearlo è il GIE (Gruppo Interesse Economico Viti-vinicolo) Cia-Agricoltori Basilicata. Quanto sta accadendo in questo scorcio dell’annata 2018 con i notevoli e diffusi danni che si registrano la difesa fitosanitaria da parte di un numero considerevole di agricoltori – si sottolinea nella nota – evidenzia la carenza e la debolezza delle azioni individuali di difesa fitosanitaria in mancanza di informazione e consulenza tecnica volti all’analisi puntuale dell’andamento dei cicli dei patogeni in relazione ai fenomeni climatici. In quasi tutti i contesti viti-vinicoli anche di piccole dimensioni come quelli della nostra regione questi messaggi di allerta risultano efficacemente operativi dagli anni novanta, evolvendosi costantemente e risultano sempre più efficienti anche dal punto di vista economico. In particolare il GIE-Cia segnala che un’azione di servizi di consulenza di difesa fitosanitaria come quella del 2017 avrebbe prodotto un risultato non trascurabile di risparmio economico e di sostenibilità ambientale dando indicazione di fare a meno di trattamenti inutili. Situazioni che spesso portano l’agricoltore non bene informato e addestrato a proseguire con interventi anche in situazioni di assenza di rischio comportando un aumento di costi non necessari. Il Gruppo di Interesse Economico Vitivinicolo della CIA, prendendo spunto da quanto verificatosi in queste due annate agrarie ritiene di segnalare queste situazioni di difficoltà che si trova a fronteggiare il comparto viti-vinicolo lasciato senza adeguate informazioni di allerta/tranquillità a causa dell’assenza dei servizi di consulenza tecnica ed in particolare di quelli della difesa fitosanitaria. Altro che migliorare geneticamente l’aglianico! Sono queste le priorità dei vitivinicoltori. Nella nostra regione i servizi di consulenza tecnica basati su analisi puntuali di monitoraggio e sorveglianza dovrebbero essere resi efficaci e sempre più efficienti dal servizio regionale in particolare da organismi come l’ALSIA e strutture di alto valore tecnologico come l’Agrobios.