
Atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio: sono queste le accuse nei confronti di un giovane potentino, arrestato dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radimobile della Compagnia di Potenza, che hanno dato esecuzione alla misura cautelare emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Potenza. Il giovane è stato indagato all’indomani del danneggiamento seguido da incendio di due vetture, di proprietà della famiglia di una ragazza residente a tito, avvenuto un mese fa, il 21 settembre scorso. Dal primo sopralluogo effettuati dai Carabinieri e dall’attività d’indagine, è emerso che il ragazzo, in precedenza legato da una relazione sentimentale con la ragazza, aveva cercato più volte di incontrarla, senza rassegnarsi alla chiusura del rapporto. La ragazza aveva presentato una querela, ed è uscito fuori che già dal 2016 il ragazzo l’aveva molestata con continue telefonati ed appostamenti per convincerla in tutti i modi a riprendere la relazione sentimentale. Fino al grave atto incendiario, da lui stesso ammesso alla ragazza per continuare a spaventarla e cercare di soggiogarla psicologicamente. Secondo la ricostruzione dei carabinieri, il ragazzo avrebbe detto alla ragazza -in uno stato di ansia e paura per la situazione- di conoscere già la nuova auto che i genitori avevano acquistato. A causa dei gravi indizi, il Giudice ha disposto gli arresti in carcere, perchè ritenuto responsabile dei reati di atti persecutori e danneggiamento seguito da incendio.
redazione