“Dei bei diritti dritti, non dei diritti storti”. Nella scuola media di Picerno la festa di Natale della Pigotta Unicef
Claudio Buono
Festa di Natale della Pigotta Unicef nella scuola media di Picerno. I meravigliosi capolavori della scuola media di Picerno in mostra
I versi di Roberto Piumini mi accolgono nell’auditorium della scuola media di Picerno, venerdì 21 dicembre alle 10,00: “Tanti diritti/ dei bei diritti/ non dei diritti storti/ però, però, però/ Quando magi, perchè/ hai il diritto di essere nutrito/ Ricorda chi non mangia/ perchè ha il diritto, e non il cibo. E subito dopo da un grande cartellone l’annuncio fatto da ciascuno dei ragazzi del diritto al gioco, alla salute, alla casa, al nome, alla pace. “Ricorda il tuo diritto (continua Piumini) /ma anche il suo rovescio/ perchè c’è un diritto che non hai/ Dimenticare. La professoressa Filomena Tripaldi con il prof Gerardo Viggiano ha preparato i cartelloni con la classe. I docenti Salvatore Salvia e Amelio Carmelina hanno aiutato gli alunni nella scelta dell’oggetto del cuore da raccontare. Maria Antonietta Santangelo, la prof. di educazione musicale, ha predisposto i suoi giovani orchestrali. Il professor Mario Carbone ha curato la messa a punto della strumentazione, l’apparato audio e video e cura la documentazione videofotografica della festa. I ragazzi delle prime e seconde medie mi accolgono con grandi sorrisi. La professoressa Francesco Corso, volontaria Unicef ha preparato, per il secondo anno consecutivo, per il Comitato provinciale Unicef di Potenza, “La festa della pigotta. Cinque splendide pigotte, le bambole di pezza, capolavori unici che, adottate a venti euro, salvano la vita di milioni di bambini con medicine e cibo, sono schierate con i loro abiti colorati, pronte per essere adottate dalle cinque classi, tre prime medie e due seconde, che partecipano al progetto Scuola Amica Unicef “Non perdiamoci di vista”. Subito una canzone di Fiorella Mannoia “Mio fratello che guarda il mondo” affascina e commuove perchè “Se non c’è strada dentro il cuore degli altri/ prima o poi si traccerà. / Sono nato e ho lavorato in ogni paese/ e ho difeso con fatica la mia dignità.” E si continua con “Blowin’ in the wind” di Bob Dylan “E per quanto tempo dovranno volare le palle di cannone/prima che vengano bandite per sempre? / la risposta, amico mio, se ne va nel vento, / la risposta se ne va nel vento..”. E poi i ragazze e le ragazze che hanno portato i loro oggetti del cuore con le fotografie raccontano l’affetto per i nonni che non ci sono più, per la mamma, per i loro animali. Alcuni hanno portato pupazzetti di peluche, abbracciati per scacciare la paura, altri le medaglie vinte alle gare sportive. Una ragazza la copertina della culla ricamata dalla nonna. E ciascuno di essi, vincendo l’emozione che toglie il respiro, racconta i suoi affetti, le sue paure, la gioia dell’amicizia, il desiderio di farcela. Cominciamo ad educarci all’ascolto attivo, alla relazione autentica per imparare a gestire le nostre emozioni positive e negative. Continueremo dopo le vacanze natalizie con laboratori in classe per prevenire bullismo e cyberbullismo. Ricordo ai ragazzi che aspetto i loro genitori per il primo dei due incontri in programma perchè, senza la collaborazione della famiglia, il progetto non può avere effetti positivi nel tempo. La professoressa Santangelo ha preparato per il finale “Fratello sole, sorella luna” colonna sonora dell’omonimo film di Franco Zeffirelli e una danza con tre giovani protagoniste “La gioia, il dolore, la malinconia”. Accompagnate dalla musica le fanciulle si liberano di un velo che le ricopre e lentamente si riconoscono, si sostengono, per librarsi nell’aria verso la gioia. Scrosciano gli applausi e rimane il tempo per la consegna delle pigotte, le foto di classe, e la busta con ben duecentocinquanta euro raccolti dalla scuola primaria a tempo pieno e dalla scuola media. “Dolce sentire, come nel mio cuore/ ora umilmente sta nascendo amore”. Grazie preside Vincenzo Vasti, grazie docenti, grazie ragazzi per le belle emozioni che mi avete regalato.