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I 51 anni della Comunità di Sant’Egidio tra preghiere ed opere di bene

La Comunità di Sant’Egidio ha compiuto 51 anni nei giorni scorsi. La storia di questa importante comunità è strettamente legata a quella del suo fondatore, Andrea Riccardi. Nato a Roma nel 1950, ha insegnato come professore ordinario Storia Contemporanea all’Università di Bari, alla Sapienza e alla Terza Università degli Studi di Roma ed è stato insignito di numerose lauree honoris causa.

Ma, come dicevamo, Andrea Riccardi è noto soprattutto per essere stato il fondatore, nel 1968, della Comunità di Sant’Egidio, una comunità conosciuta oggi in tutto il mondo per il suo lavoro a favore della pace e del dialogo. In particolare, Riccardi ha avuto un ruolo di mediazione molto importante in diversi conflitti ed ha contribuito al raggiungimento della pace in alcuni Paesi, tra i quali il Mozambico, il Guatemala, la Costa d’Avorio, la Guinea. Grazie a questo suo impegno, nel 2003 la rivista “Time” lo ha inserito nell’elenco dei trentasei “eroi moderni” d’Europa che si sono distinti per il proprio coraggio professionale e impegno umanitario. E’ stato insignito anche di numerosi altri premi che potete trovare all’interno della biografia di Andrea Riccardi, insieme a tutte le sue collaborazioni con numerosi periodici e quotidiani fra cui il Corriere della Sera. Il suo impegno a favore della pace è noto e riconosciuto a livello internazionale, tanto che dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013, è stato chiamato a ricoprire l’incarico di Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione nel governo tecnico del prof. Mario Monti.

La Comunità delle 3 P

Il nome di questa comunità è stato scelto negli anni ’70 e fa semplicemente riferimento al luogo dove aveva trovato una casa, a Sant’Egidio, nel cuore di Trastevere. Da qui è partita un’avventura che ha portato la Comunità nelle periferie umane ed esistenziali dei diversi continenti dove si è impegnata nell’aiuto delle persone più bisognose. In questi anni, la Comunità di Sant’Egidio, che Papa Francesco ha ribattezzato “la Comunità delle 3 P” (Preghiera, Poveri, Pace), è stata presente, e continua ad esserlo, in tutti i continenti, con oltre 60 mila persone di tutte le età e condizioni sociali.

Le principali opere di questa comunità riguardano il sostegno ai poveri, l’istituzione di programmi per contrastare l’AIDS ed il sostegno all’infanzia in Africa e la pace e la mediazione internazionale. Per quanto riguarda il sostegno dei poveri, la Comunità di Sant’Egidio ha dato vita nei diversi Paesi a mense, scuole di lingua per gli immigrati, centri in cui si distribuiscono aiuti, scuole pomeridiane per bambini, centri per portatori di handicap, centri per anziani, ambulatori medici e centri per persone con disagio psichico. Oltre a questo la Comunità offre i suoi servizi in campi nomadi, gestisce una scuola di pittura per disabili, case famiglia per bambini e adolescenti, case alloggio per malati cronici e per senza fissa dimora, case per anziani non autosufficienti, case protette per anziani parzialmente autosufficienti. Per quanto riguarda, invece, la lotta all’AIDS ed il sostegno all’infanzia in Africa, Sant’Egidio ha realizzato un ospedale per malati di tubercolosi in Guinea-Bissau ed un centro nazionale di prevenzione e cura dell’AIDS in Mozambico. Inoltre, la Comunità porta avanti da anni i programmi Bravo e Dream, entrambi sul continente africano. Il primo è un acronimo di Birth Registration for All Versus Oblivion e si pone l’obbiettivo di contrastare il fenomeno crescente dei bambini privi di registrazione anagrafica. Il secondo, invece, sta per Drug Resource Enhancement against AIDS and Malnutrition e consiste in una serie di centri di analisi e cura per HIV sieropositivi e malati di AIDS, accompagnati da centri nutrizionali, dedicati alla popolazione denutrita ed ai pazienti in terapia nei centri di cura, e da laboratori di analisi. Infine, per quanto riguarda la ricerca della pace e della mediazione internazionale, la Comunità presenta un Ufficio Internazionale il quale ha l’obiettivo di perseguire la pace e la cooperazione tra i popoli. In diverse occasioni è stato indicato come “diplomazia parallela” o “ONU di Trastevere”. In particolare, la Comunità di Sant’Egidio cerca di realizzare la solidarietà e l’aiuto umanitario alle popolazioni civili che soffrono a causa della guerra.

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