Nel potentino. Gestisce centrale dello spaccio in casa mentre sconta i domiciliari: arrestato dai Carabinieri

I Carabinieri della Stazione di Genzano di Lucania, nel corso delle verifiche eseguite nei confronti di soggetti sottoposti agli arresti domiciliari, hanno tratto in arresto, in flagranza di reato, un 35enne del luogo, ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare i militari, nella serata di ieri, hanno effettuato il controllo di un individuo assoggettato alla citata misura restrittiva della libertà personale, arrestato solo tre giorni prima, per il medesimo reato, in quanto trovato in possesso di quasi 9 grammi di stupefacente, del tipo eroina e hashish, due bilancini di precisione e la somma contante di 3.440 euro, provento dell’attività delittuosa. Nella circostanza lo stesso, colto di sorpresa dall’arrivo dei Carabinieri con i quali aveva avuto a che fare solo pochi giorni addietro, ha tentato di lanciare da una finestra dell’abitazione un involucro in plastica, subito recuperato dagli operanti, risultato contenere 18 grammi di eroina. La successiva perquisizione domiciliare, estesa anche alle pertinenze della casa ed alle aree prospicienti, ha consentito ai Carabinieri di rinvenire, ben occultati all’interno dell’incavo di un muretto, ulteriori 7 involucri della medesima tipologia di quello appena trovato, contenenti, complessivamente, 229 grammi di eroina e 42 di hashish. Il rilevante quantitativo di droga, significativo anche per la tipologia della stessa, pari a quasi 300 grammi, è stato posto sotto sequestro. L’uomo, dichiarato in stato di arresto, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Potenza. L’importante risultato operativo è strettamente connesso alle numerose operazioni di servizio condotte in questi ultimissimi giorni dai Carabinieri del Comando Provinciale di Potenza, finalizzate ad infrenare le illecite condotte che connotano il fenomeno della droga, attraverso l’intensificazione delle attività di istituto di natura preventiva e repressiva, indirizzate soprattutto nei riguardi dei soggetti che, recidivamente, sebbene gravati da tali misure detentive, si rendono responsabili di così gravi reati che incidono, non poco, sulle varie comunità lucane.      

 

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