Basilicata, un lucano su quattro va a curarsi altrove. Saldi di mobilità negativi in tutta la Regione

Via dalla Basilicata per curarsi. È una tendenza netta quella che rivela il Rapporto sull’attività di ricovero ospedaliero pubblicata dal Ministero della Salute relativamente alle schede di degenza ospedaliera del 2017. Ebbene, quasi un lucano su quattro che ha bisogno di ricoverarsi in strutture ospedaliere (per regime ordinario o day hospital o per cure oncologiche) si va a far curare fuori regione per un totale di 19.782 pazienti ricoverati fuori regione a fronte di 60.637 che si sono fatti curare ricoverandosi in strutture del territorio. Si tratta del 24,6 per cento dei pazienti totali ricoverati lucani, vale a dire che se la sanità lucana riuscisse a trattenerli potrebbe recuperare per le sue strutture risorse pari al 32,6 per cento di quelle che incassa oggi coi rimborsi delle prestazioni, soldi che, invece, vanno fuori. Sia chiaro. In Basilicata vengono anche pazienti a curarsi da fuori, sono 13.679 in totale (sempre sommando i tre settori) ma il saldo resta comunque passivo per 6.103 unità, vale a dire più o meno il 10 per cento dei lucani che si sono curati in regione. Andando ad analizzare i tre diversi comparti, vediamo che per quel che riguarda i ricoveri ordinari (quelli in cui si pernotta in ospedale per intenderci) nel 2017 ci sono stati 44.289 lucani che si sono curati in regione a fronte di 13.732 che lo hanno fatto oltre i confini della Basilicata, per una percentuale del 23,7. A fronte di questi «emigrati» sono venuti a curarsi in ospedali lucani in 9.359 (il 17,4%) per cui il saldo totale è stato di 4.373 ricoveri ordinari, pari al 6,3% dei ricoveri totali di lucani. Numeri diversi, ma alla fine stessa morale, per i ricoverati in regime diurno. I lucani che si sono ricoverati in Basilicata sono stati 12.531, quelli che sono andati fuori sono stati 4.440, vale a dire il 26,2 per cento. Grazie all’arrivo di pazienti di fuori, i nostri ospedali si sono popolati di altri 2.918 fruitori (18,9%) ma alla fine il saldo è rimasto negativo per 1.522 unità, vale a dire il 7,3%. Infine la mobilità interregionale per i tumori: 3.817 i lucani che si sono curati in Basilicata , 1.610 quelli che si sono ricoverati fuori (e qui la percentuale è più alta col 29,6), 1.222 (24,3%), invece, quelli che da fuori sono venuti a curarsi qui con un saldo di 388 pazienti andati via (5,4%). E quanto alle partenze in questo settore da notare come il dato sia fortemente indirizzato verso la Puglia (637 casi) e la Lombardia (260), mentre gli ingressi provengano prevalentemente da Campania (689) e Calabria (198). Infine, quanto ai ricoveri, un dato sui tempi di attesa per interventi. In regime ordinario servono 127 giorni per una protesi d’anca e 124 per una tonsillectomia, in day hospital 119 giorni per la riduzione di un’ernia inquinale e 73 per una coronarografia. (Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno)

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