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“Paternoster Day”, domani 7 ottobre una giornata interamente dedicata alla degustazione delle eccellenze del Vulture

Lunedì 7 ottobre 2019, una giornata interamente dedicata alla degustazione delle eccellenze del Vulture e per assaggiare il meglio della produzione Tommasi Family Estates.

Tommasi e Paternoster, due storiche famiglie di viticoltori, entrambe rappresentano l’eccellenza del vino, dopo la sigla della partnership nel 2016, dedicano finalmente una giornata all’assaggio del meglio della loro produzione. Si terrà infatti il prossimo 7 ottobre, nella sede Paternoster a Barile la prima edizione del Paternoster Day. Un fitto programma di degustazioni dedicato agli operatori del settore e alla forza vendita.  Una perfetta occasione per approfondire la conoscenza del Vulture e di vini icona che hanno fatto la storia dell’Aglianico come il Don Anselmo (il primo aglianico a meritare riconoscimenti importanti dalle guide più prestigiose) ed il Rotondo; ma non solo anche Synthesi, l’Aglianico “summa” del territorio, il Vulcanico, una falanghina in purezza e la sua versione spumante l’Assensi, che il fondatore Anselmo Paternoster volle produrre in omaggio agli studi fatti a Conegliano Veneto. Alla produzione Paternoster si affiancherà il meglio delle tenute Tommasi Family Estates dall’Amarone della Valpolicella Classica, emblema di famiglia, passando per il Brunello di Montalcino di Podere Casisano ed il Primitivo di Manduria di Masseria Surani con degustazione anche dei vini della tenuta in Maremma Toscana Poggio al Tufo e gli spumanti della Tenuta Caseo in Oltrepo’ pavese, patria del Pinot Nero. Una ricca giornata, intervallata dalla visita all’intera struttura e “prove di vendemmia” per i partecipanti, il tutto sotto la guida di Vito Paternoster e Piergiorgio Tommasi, che si prenderanno cura degli ospiti e li guideranno nelle visite e degustazioni in programma.

Fabio Mecca Paternoster, responsabile enologo e della produzione, guiderà una verticale speciale ed unica di Don Anselmo e Rotondo a partire dalle annate correnti 2015 a ritroso fino al 1997: un approfondimento sull’aglianico per capire al meglio il Vulture e l’Aglianico attraverso le migliori annate prodotte. Ad allietare i palati ci sarà un piatto dello chef Vitantonio Lombardo, l’unico stellato Michelin della Basilicata, con ristorante a Matera. «Matera quest’anno è la capitale della cultura europea ed il Vulture con la sua produzione è una delle regioni vitivinicole emergenti e che destano molto interesse non solo in Italia, ma anche in tutto il mondo. –  afferma Piergiorgio Tommasi, direttore commerciale Italia – Il Paternoster Day è un evento che ho fortemente voluto organizzare con Fabio e Vito Paternoster, per poter far conoscere la potenzialità e l’eccellenza di questo territorio con il meglio della produzione Tommasi Family Estates. Grazie alla collaborazione tra le nostre famiglie abbiamo ampliato la rete commerciale italiana e soprattutto portato il nostro Aglianico del Vulture nel mondo, partecipando a diversi eventi dal Nord America all’Asia e grazie al solido rapporto con i nostri importatori posto buone basi commerciali. A distanza di tre anni dalla firma del nostro accordo possiamo certamente dirci molto soddisfatti, anche se c’è ancora molto da fare ed i margini di crescita sono ampi.» Due storie di famiglia molto simili, entrambe nate agli inizi del secolo scorso, con progetto condiviso di crescita e valorizzazione delle peculiarità e delle tradizioni del territorio.

Paternoster, alla terza generazione dal 1925, ha sempre mantenuto intatta la tradizione dell’Aglianico del Vulture. Un perla incastonata nel cuore della Basilicata, nel Vulture, terra nera di origine vulcanica. L’azienda si compone di circa 20 ettari dislocati in vari poderi nelle diverse contrade viticole in agro di Barile e Rionero, tra cui i prestigiosi crus Don Anselmo e Rotondo, ed una modernissima cantina.

Tommasi Family Estates. Una famiglia e un’azienda che lavorano per il presente e il futuro del vino italiano. Tommasi rappresenta la storia della Valpolicella e non solo. Con sei tenute vitivinicole in cinque regioni d’Italia –Tommasi in Veneto, Caseo in Lombardia, Casisano a Montalcino e Poggio al Tufo in Maremma Toscana, Surani in Puglia e Paternoster in Basilicata – l’azienda ha l’obiettivo di creare grandi vini, valorizzando territori vocati all’eccellenza. Completa il sistema il progetto lusso De Buris: un Amarone della Valpolicella Classico doc Riserva, ma anche un ampio progetto culturale. Quattro generazioni di pionieri, esploratori, precursori e soprattutto visionari, attenti al valore della qualità in ogni fase produttiva, rispettosi dei procedimenti tradizionali ma aperti alla sperimentazione. Con l’esperienza e il sapere unici coltivati e custoditi nel tempo, la famiglia Tommasi intende valorizzare ogni territorio, legandosi a un percorso di sostenibilità e di ospitalità. La cura per l’accoglienza si esprime attraverso le strutture di Villa Quaranta Wine Hotel & SPA in Valpolicella, Albergo Mazzanti e Caffè Dante Bistrot a Verona e Agriturismo Poggio al Tufo a Pitigliano, Maremma Toscana. Nel 2018 Tommasi Family Estates ha prodotto 3 milioni di bottiglie circa, di cui il 14% per il mercato Italia e l’86% per i mercati esteri, dove è presente in 70 Paesi.

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