La multinazionale Tim paga ad un associato della Federconsumatori Potenza l’importo di circa 6500 euro. Lo rende noto la stessa Federconsumatori, che spiega. “Segnalammo nel 2016 che per linee telefoniche inesistenti non si potevano pagare le fatture. Nel Comune di Melfi si era verificato un furto di rame, quindi di linee telefoniche. Avviammo la procedura conciliativa presso il Corecom di Basilicata chiedendo l’annullamento delle fatture ricevute dall’associato nonché l’indennizzo previsto dalla Carta dei servizi della compagnia telefonica”. La procedura, però, “si chiuse negativamente per l’associato, in quanto la compagnia telefonica non aderì alle proposte formulate”. Federconsumatori poi segnalò all’Ispettorato Territoriale del Ministero dello Sviluppo Economico il disservizio. “Visti i mancati riscontri a ogni tentativo di chiudere bonariamente la vertenza suggerimmo all’associato di adire la magistratura ordinaria. Solo in questi giorni abbiamo appreso, dopo una travagliata procedura, extragiudiziaria, la conclusione della vertenza con esito favorevole all’associato e con la soddisfazione della Federconsumatori di Potenza, di aver conseguito un importantissimo risultato, vale a dire l’ annullamento delle fatture ricevute durante il periodo di disservizio, un sostanzioso indennizzo e il ripristino della linea telefonica”.