Nel 2018 è stata garantita l’autosufficienza nazionale per il sangue, grazie alla cessione di circa 70mila sacche dalle regioni che hanno avuto una maggiore produzione rispetto a quelle in deficit. Il dato è contenuto nel Programma Nazionale per l’Autosufficienza, il documento che indica gli obiettivi per l’anno in corso e traccia il bilancio di quello appena trascorso, pubblicato da poco in Gazzetta Ufficiale. Lazio e Sardegna le regioni più ‘bisognose’ Lo scorso anno la produzione di globuli rossi è stata di 42,2 unità ogni mille abitanti, stabile rispetto all’anno precedente. La maggior parte della compensazione interregionale è andata a Lazio e Sardegna. Rispetto al 2017, la Campania, la Basilicata, la Sardegna, il Lazio e la Sicilia presentano una dipendenza maggiore dalle unità prodotte nelle altre regioni, mentre nel 2018 si è ridotta per l’Abruzzo e la Toscana. I territori che hanno contribuito di più sono stati invece Piemonte (27%), Lombardia (17%), Veneto (12%), Emilia Romagna (11%), la Provincia autonoma di Trento, Friuli-Venezia Giulia (8%), la Provincia autonoma di Bolzano (3%), Valle d’Aosta e Marche (circa 2% ognuna). Per il 2019 la programmazione prevede, rispetto all’anno precedente, un incremento sia della produzione (+1,3%) sia dei consumi (+1,9%). «Viviamo in una situazione di sostanziale equilibrio grazie all’enorme sforzo dei donatori e delle loro associazioni» commenta Giancarlo Maria Liumbruno, direttore del Cns.