Un crowndfunding per la realizzazione della “Bilogia dell’urlo” a firma dei lucani Cantisani e La Torre. C’è anche il supporto di Papaleo

Un crowndfunding per la realizzazione della “Bilogia dell’urlo”, una coppia di cortometraggi accomunati da una comune riflessione sulle potenzialità plastiche dello spazio cinematografico, supportato anche da Rocco Papaleo, il noto attore lucano. Papaleo in un videomessaggio segnala l’innovativo progetto pensato da Ludovico Cantisani, invitando i lucani e non solo a dare il loro piccolo ma essenziale contributo. Il giovanissimo Cantisani, regista di origini di Lauria ma residente a Roma dalla nascita, a soli 17 anni ha da poco finito di girare “Penelopes”, un adattamento dell’Ulisse di James Joyce, patrocinato dall’Italian James Joyce Foundation, con la fotografia di Luciano Tovoli, il rivoluzionario direttore della fotografia di Michelangelo Antonioni e di Dario Argento. Il precoce cineasta, unendosi alla giovane attrice bellese Maria La Torre, co-sceneggiatrice e protagonista de “Il canto del tormento”, uno dei corti che compongono la Bilogia, ha immaginato di girare due short film «innovativi» e introspettivi. «”Il Canto del Tormento” – racconta il giovanissimo regista – è il racconto di una donna, di una ragazza, che si prostituisce per scelta, una “bocca di rosa” che agli incontri amorosi alterna studi di anatomia. Giochi di ombre aprono e chiudono il corto, che sarà girato all’interno di un teatro, il cui palco e le cui quinte saranno ammobiliati come quelli di una camera da letto». «L’ambientazione – continua – intende riflettere come uno specchio la sua mente: uno specchio crepato sopra al letto lascia a volte intravedere tre interlocutrici sedute ad ascoltarla, assenti sulla scena, proiezioni della protagonista. Riferimenti a Freud e a De Sade impreziosiscono un racconto di particolare forza femminile, sospeso fra Eros e Thanatos, tratto da un testo originale della stessa protagonista Maria». Mentre Penelopes, con Alberto Bonvento e Nicole Coffineau, sta iniziando il suo giro internazionale di festival da Terre di Cinema – International cinematographer days, Maria e Ludovico, coadiuvati sempre da Tovoli, hanno avvertito l’esigenza di aggiungere un nuovo progetto al loro curriculum. «Più che un regista italiano mi sento un regista europeo –afferma il giovane Cantisani. Sento forte l’influenza di quel sogno della Mitteleuropa da cui in parte è nata l’Unione Europea. Al tempo stesso sento di potermi definire un regista lucano. Il rapporto con la natura e i borghi della mia terra d’origine è per me una fonte d’ispirazione essenziale». Nel frattempo il precoce talento lauriota sta lavorando al suo primo lungometraggio, “Eros civiltà sogni morte”, che vedrà tra gli interpreti Federica Flavoni, Giordano Petri, attualmente impegnato sul set de Il Paradiso delle signore e protagonista del film in uscita nelle sale Credo in un solo padre, e la piccola attrice aviglianese Sveva Rosa, già figlia del Petri nel lungometraggio di Luca Guardabascio. «Un viaggio catartico in un Sud che non è un Sud geografico – spiega il cineasta che ha anche pensato e scritto la sceneggiatura di Eros -, ma un Sud del cuore, la storia di una madre, di una figlia, di una donna, dei suoi fantasmi». Per partecipare al crowndfunding, bisogna collegarsi alla piattaforma “Produzioni dal basso”, uno strumento che permette di avviare campagne di raccolta fondi online per finanziare progetti e idee.

QUI IL LINK DEL CROWFUNDING

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