Melandro News

Sognalibro, a Potenza la prima libreria motivazionale d’Italia

E’ a Potenza, unica nel suo genere, e si chiama “Sognalibro”. E’ la prima libreria motivazionale che ha aperto, da circa due anni, in Italia. L’idea è di Angela Di Maggio, mamma, giornalista e adesso anche una piccola imprenditrice. Sognalibro è un cantiere di idee, uno spazio di tutti e per tutti in cui accendere la fiamma dell’immaginazione e della creatività. “Il mio cammino verso la strada della consapevolezza ha inizio dopo la gravidanza. Mi ritrovo all’improvviso senza lavoro. Nel cassetto ci sono i miei sogni, la laurea, master e tanti titoli. Tra questi quello di “Esperta in comunicazione delle politiche attive del lavoro”, ha sottolineato Di Maggio. “Durante la mia vita professionale mi è capitato di incrociare le storie di persone che avevano realizzato il proprio sogno partendo dal talento e dalle passioni. Ciascuno di loro mi raccontava di aver intrapreso un percorso di crescita personale attraverso la lettura di libri motivazionali. Mi sono incuriosita e ho cominciato a cercare tra gli scaffali delle librerie. Mi rendevo conto che si trattava di libri che molto spesso venivano affiancati a testi di psicologia e comunque non erano i libri che cercavo davvero. Da qui, insieme a mia sorella Filomena, che è insegnante, è nata l’idea di realizzare Sognalibro. Al centro di questo progetto imprenditoriale, ci sono la cultura e l’educazione, uniche chiavi di volta del cambiamento. Potenza è la mia città, il posto in cui mi piacerebbe impegnarmi per creare risorse sul territorio consapevole che ci possa essere spazio per le idee e il talento”.

Ma chi ha pensato a questo nome?“Il nome Sognalibro è stato pensato da mio figlio, Paolo. Questa libreria è anche un po’ sua perché mi piace l’idea che possa crescere senza farsi influenzare dalla negatività, ma con il desiderio di realizzare tutti i suoi sogni con impegno e tenacia”.

Come funziona questa particolare libreria? “Quando mi chiedono un libro mi faccio prima raccontare un po’ di loro o della persona alla quale è destinato il libro. Faccio delle proposte e poi insieme decidiamo cosa scegliere. La sensazione è proprio quella di dare “quel” libro proprio a chi in quel momento ha bisogno di leggerlo. Sognalibro, dunque, l’ho concepito come catalizzatore di creatività, spazio per colmare i bisogni: pensare, collaborare, parlare, inventare, cercare, trovare e produrre informazione dedicando le risorse più alle idee e alle persone che solo ai libri. E’ sicuramente un’idea nuova, “flessibile”, “aperta”, “multiculturale”, “partecipata” finalizzata a stimolare l’”io” , ad abbandonare la platea per salire sul palcoscenico; un’occasione unica per trasformare in realtà desideri smarriti lungo il cammino. Per me è un’offerta di promozione culturale che si fonda sul concetto di “dialogo educativo” per imparare a conoscere, imparare a fare, imparare a vivere insieme, semplicemente imparare ad essere. Insomma è una “libreria non solo libri”. Conoscere se stessi: dobbiamo partire da qui per vivere in una società più matura e consapevole. Una società in cui a prevalere siano i sogni e il talento. E ‘ importante che si faccia un passo verso i giovani accompagnandoli e sostenendoli nel cammino di crescita. Non lasciamoli soli. Il talento e i sogni vanno coltivati. Raccontiamo loro storie ispiranti affinchè possano trovare la propria strada”.

Qual è l’obiettivo di Sognalibro? “Il nostro intento è fare in modo che chi entri da Sognalibro, parta da una frase, da una citazione, da un’emozione, da una curiosità, per poi arrivare a scegliere quel determinato libro e non un altro. Scegliere un libro che lo accompagni in un percorso di crescita personale”

All’ingresso della libreria c’è un bellissimo tavolo rotondo che è il tavolo simbolo dell’accoglienza, della convivialità e della condivisione. Un libreria motivazionale in cui trovare libri e testi che raccontano il “ben-essere” e che ispirano alla crescita personale. La struttura, infatti, punta ad offrire una selezione di libri di narrativa per ragazzi oltre che testi legati a tematiche educative quali la nascita, la crescita e la genitorialità. L’immagine del libraio che si perde in mezzo a scaffali polverosi è fuori tempo. La libreria è un luogo dove poter avvicinarsi alla cultura attraverso diversi mezzi, come la lettura, il gioco, il cinema, le attività artistiche, con l’obiettivo della crescita e dello sviluppo della propria personalità; luogo dove poter incontrare persone preparate in grado di consigliare l’acquisto di libri; luogo di incontro dove poter confrontarsi su varie tematiche educative e pedagogiche; luogo dove poter incontrare esperti per consulenze educative, pedagogiche e psicologiche legate al mondo della scuola. In libreria ci sono, oltre ai libri ovviamente, delle frasi motivazionali sparse in giro. “Mi piace – dice Angela Di Maggio – che chi sceglie di venire in libreria possa avere la possibilità di entrare in contatto con il libro non prendendolo subito tra le mani, ma attraverso le parole e le frasi che più lo colpiscono”. Il passaggio successivo, quello di prendere il libro, sedersi intorno al tavolo dell’accoglienza, diventa quasi naturale. Ad un certo punto è proprio come se il libro ti venisse incontro. “La mia – ha aggiunto – è una libreria specializzata, che dedica una maggiore attenzione ai bisogni e ai desideri dell’individuo”.

“Qualcuno dice che sono una matta. Io semplicemente dico che sono una sognatrice visionaria. Mi piace poter guardare e vedere cose che altri ancora non hanno visto. Su questi temi c’è un gran bisogno di approfondire, di conoscere e di capire. “Sognalibro” è proprio un’occasione per rinsaldare legami e relazioni, perché come diceva Bauman i legami umani sono stati sostituiti dalle “connessioni”. Mentre i legami richiedono impegno, “connettere” e “disconnettere” è un gioco da bambini.  Se impariamo a raccontarci non cediamo al silenzio, all’incomprensione e all’indifferenza. Vuol dire entrare in sintonia con ciascuno, “sentire” sogni, paure, aspettative”.

Sognalibro è a Potenza, in via Angilla Vecchia al civico 43.

Di seguito, un servizio di Rai News

Claudio Buono

Exit mobile version