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I 7 migliori vini italiani da assaggiare almeno una volta

L’Italia è il Paese del vino grazie alla grande varietà dei vitigni, la bontà del clima e la comprovata maestria nella cura e nella selezione delle uve. Il vino italiano, in generale, ha ancora un’ottima fama nel mondo perché è un vino di qualità e perché in Italia ci sono tantissime cantine, da nord a sud, che producono vini DOC e DOCG. Nel Bel Paese si producono principalmente vini rossi e bianchi che spopolano nel mondo.

Noi abbiamo deciso di stilare una lista dei sette migliori vini italiani da assaggiare almeno una volta nella vita.

Barolo
Non si può non partire dal Barolo, prodotto poco a Sud della città di Alba, in condizioni climatiche uniche. Ha un colore rubino trasparente e al palato è elegante e misurato; l’altra caratteristica inconfondibile è il bouquet così etereo, pieno di piccoli frutti rossi come lamponi e ribes nero, ciliege sotto spirito, spezie, noce moscata e liquirizia. Si tratta di un vino che necessita di un lungo affinamento, prima in legno poi in bottiglia, per poter raggiungere l’eccellenza. Solo così si sviluppano quegli aromi così raffinati e pungenti che caratterizzano la maturità del Barolo.

Brunello di Montalcino
Vino toscano dalla sapidità succosa. In bocca si muove elegante, strutturato, caldo, sospinto da una freschezza che lo rende unico e va servito alla temperatura classica di vini simili di 18-20 C°. Va abbinato a piatti di sostanza come stracotti, selvaggina, lasagne al forno – uno dei piatti tipici emiliani più famosi – risotto al tartufo ed empanadas di carne argentine. Il Brunello è un vino per chi sa aspettare: servono anni perché il suo potenziale possa svilupparsi, creando un intreccio magico di sentori.

Chianti
Il Chianti Classico è un vero e proprio vino di territorio. Da nessun altra parte al mondo potrebbe nascere con le caratteristiche che lo distinguono nei mercati di tutto il mondo, proprio perché il suo vitigno principale, il Sangiovese, nel Chianti trova la sua naturale consacrazione. I vini prodotti nel Chianti sono rotondi, freschi, leggiadri ma molto equilibrati alla degustazione; con spiccati profumi di ciliegia, mora, sottobosco, con una struttura sfaccettata, ma mai troppo corposi, cosa che li rende incredibilmente versatili nell’abbinamento con il cibo. La parola d’ordine quando si parla di Chianti è freschezza. Il panorama del Chianti è estremamente variegato per cui è difficile tracciarne un profilo esatto, dipende molto dalle scelte fatte in vigna, dal terroir e dallo stile del vignaiolo, quello che rimane costante è una qualità media abbastanza buona.

Masseto
Non può mancare in questa classifica uno dei massimi esponenti dei vini Ornellaia, ossia il Masseto. Dal colore rosso rubino intenso, si presenta con un’esplosione di frutta rossa al naso che regala toni tostati e di cioccolata. Perfetto per i primi piatti e per la selvaggina.

Sassicaia
Tra i simboli dell’eccellenza vitivinicola italiana spicca il Sassicaia un vino dal colore rosso rubino intenso che si presenta all’olfatto con una fragranza fruttata e con qualche nota speziata. Nel calice il Sassicaia appare di un colorito rosso regale con qualche riflesso granata e presenta un sapore asciutto, robusto, secco. Nonostante abbia un odore fruttato, che richiama il profumo delle bacche di bosco, al gusto, il tono fruttato svanisce a vantaggio di una piacevole acidità agrumata. É un vino con una struttura piuttosto consistente e compatta, ma che mantiene sempre la sua eleganza e raffinatezza.

Tignanello
Un vino che non ha bisogno di presentazioni: il Tignanello è il precursore dei vini moderni, primo tra i Sangiovesi a scoprire la barrique e a essere assemblato con varietà non tradizionali, come il Cabernet. È stato anche uno dei primi rossi nel Chianti a non usare uve bianche.

Valpolicella
Dall’epoca romana a oggi la Valpolicella ha sempre mantenuto la sua vocazione di terra del vino, passando per il medioevo, la dominazione scaligera prima e veneziana poi, fino ad arrivare alla modernizzazione delle tecniche agricole nel secondo dopoguerra. Attualmente in questo territorio collinare si producono tre denominazioni DOC di vino rosso: il Valpolicella, il Recioto e l’Amarone.

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