Sarà ancora lei, la protagonista assoluta delle prossime feste natalizie: la Pigotta dell’Unicef, la bambola di pezza realizzata da nonni, mamme, bambini e insegnanti, regalo di Natale speciale per chi vuole aiutare l’Unicef a salvare la vita di tanti bambini dell’Africa centrale e occidentale. In oltre 600 piazze d’Italia e a Muro Lucano andando nella sede dell’Unitre con una donazione minima di 20 euro, sarà possibile adottare una delle 15 Pigotte realizzate dalle “ragazze” dell’Unitre di Muro Lucano e dare a un bambino in un Paese africano la possibilità di ricevere un kit salvavita ed essere assistito e curato nel corso della sua crescita. E’ per questo che dal mese di ottobre, tutti i lunedì, dalle 16,00 alle 18,00, con la direzione attenta e professionale della sarta Brigida Fornataro, Gerardina Petilli, Maria Donata Cantore, Rosa Marcone, Maria Gesù Chiaravalle, Antonietta Tummillo, Vittoria Loi, Vittoria Storione, Angela Del Monte, Gerarda Luigia Zaccardo, e Milena Nigro si sono ritrovate nella sede dell’Unitre a Muro Lucano. Con l’imbottitura e le sagome fornite all’Unicef dalla Foxy, hanno cominciato a creare queste bambole di pezza che da 21 anni sono il segno distintivo di Unicef Italia. Hanno portato da casa la macchina per cucire, recuperato stoffe preziose, preparato all’uncinetto cuffiette e scarpine, con i ferri hanno creato abiti in lana per proteggere le pigotte dal nostro freddo inverno. Ciascuna delle “ragazze” ha messo in campo la sua particolare abilità non solo per cucire, ricamare, lavorare a maglia e all’uncinetto, ma anche per disegnare gli occhi il naso e la bocca e per cucire i capelli, da raccogliere con nastri colorati. Tutti i lunedì si sono ritrovate, con il piacere di stare insieme e fare il bene. Poi si portano a termine le ultime rifiniture e si dà il nome a ciascuna pigotta. In qualità di presidente del Comitato Provinciale Unicef di Potenza ho voluto personalmente ringraziare il presidente dell’Unitre Cosimo Ponte, che dal mese di settembre mi aveva prenotato sagome e imbottiture, e le socie dell’Associazione. Mi ha fatto bene al cuore osservare il loro impegno e la cura che hanno profuso. Ogni pigotta è diversa dall’altra, ciascuna ricca di particolari preziosi.Non manca un “pigotto” baffuto che si pavoneggia tra tutte queste belle signore. Abbiamo scattato tante foto e quella di gruppo è opera del socio Unitre Galdino Zaccardo. Siamo stati anche intervistati dalla giornalista di “Cronache Lucane” Emanuela Calabrese che ringrazio. Tante informazioni sulla Pigotta sono online sul nuovo sito interamente dedicato alla popolarissima bambola di pezza, disponibile cliccando qui. Ogni Pigotta apre un cerchio di solidarietà che unisce chi ha realizzato la bambola, chi l’ha adottata e il bambino/a che, grazie all’UNICEF, verrà inserito in un programma di lotta alla mortalità infantile denominato “Strategia Accelerata per la sopravvivenza e lo sviluppo dell’infanzia”. Il pacchetto di interventi salvavita è costituito da: vaccini contro difterite, pertosse e tetano; vaccini antipolio e contro il morbillo, capsule di vitamina A, sali per la reidratazione orale contro la diarrea acuta, antibiotici contro le infezioni respiratorie acute; zanzariere trattate con insetticida per prevenire il rischio di malaria, oltre che l’assistenza alle madri durante la gravidanza e il parto. LA PIGOTTA AVRÀ PURE UN CUORE DI PEZZA. MA OGNI ANNO SALVA MIGLIAIA DI BAMBINI. Grazie Unitre di Muro Lucano.
Mario Coviello