Dopo la notizia del mese scorso su questo sito, riguardo al vero e proprio boom di “ping calls”, ovvero le chiamate truffa con prefisso +216 (Tunisia), ricevute da molti lucani, ma anche da migliaia di italiani residenti in ogni regione, il fenomeno non si placa affatto. Per la precisione, bisognerebbe parlare di squilli anziché di chiamate, giacché il telefono suona una volta sola e poi, dall’altro capo della linea, riagganciano. Da oltre due mesi si moltiplicano le segnalazioni di questo tipo. Molti utenti se ne accorgono in diretta o si trovano sul cellulare chiamate senza risposta con il prefisso internazionale +216 (Tunisia), ma anche da altri prefissi internazionali. L’obiettivo è far leva sull’abitudine dell’utente a richiamare un numero in caso di chiamata persa. Se lo facessimo anche in questo caso, però, rischieremmo di trovarci immediatamente svuotato il credito telefonico, oppure l’attivazione di una miriade di servizi in abbonamento non richiesti, ovviamente con costi elevati. Suggeriamo di stare attenti anche alle chiamate provenienti da Moldavia (prefisso +373) e Kosovo (prefisso +383), anch’essi già noti per pratiche fraudolente. Della truffa telefonica se n’è occupato anche il programma Mediaset “Le Iene”. Ecco il servizio.