Melandro News

In Basilicata i “Borghi Eccellenti Lucani” pronti ad ospitare i turisti ed emigranti per le festività natalizie

L’Italia, il bel Paese continua a stupire molti tipi di viaggiatori grazie ai suoi paesaggi così variopinti e gli stranieri lo continuano a scegliere per le loro vacanze. Molti scelgono proprio l’Italia come meta delle vacanze, anche a Natale e Capodanno, per chiudere in bellezza l’anno 2019 e accogliere il 2020 rilassandosi, contemplando le bellezze del Paese e scoprendo nuovi posti incantevoli. Dopo le bellissime vette dei monti del nord e le città d’arte, i piccoli borghi dal nord al sud dell’Italia risultano essere i posti preferiti dei tanti viaggiatori che sempre più scelgono “noi” per le loro vacanze. Anche i Borghi Eccellenti Lucani sono sempre più visitati ed apprezzati da quanti preferiscono vacanze alternative e all’insegna della natura, delle tradizioni, della buona cucina e dalle emozioni uniche. Ad oggi, stando alle notizie che giungono dagli operatori del settore della ricettività, in molti borghi del Melandro, delle Dolomiti Lucane, del Pollino ed altre aree si registrano tante prenotazioni per le festività del Natale e in modo particolare per la fine dell’anno. È un piacere constatare come i viaggiatori siano affezionati al nostro Paese, perché la loro esperienza sia la più originale e gradevole possibile. Proprio alla fine dell’anno 2019 (l’anno del turismo lento) il risultato che giunge, in termini di presenze nei nostri borghi è molto positivo e la rete BEL, consapevole di quanto sia stato utile iniziare un percorso comune, continua a sostenere e promuovere l’anima pulsante della regione: i piccoli borghi.  L’accoglienza di un popolo ancora fortemente legato alla sua terra e alle sue tradizioni fa si che i visitatori nei nostri borghi si sentano come a casa loro.

Coordinamento BEL

“I borghi, piccoli centri abitati dell’entroterra, sono diffusi ovunque in Italia. Sono una miniera di cultura, di tipicità enogastronomiche, di racconti di vita. Sono la dimostrazione che cibo è cultura, oltre che un patrimonio ambientale. I borghi sono l’anima culturale nascosta dell’Italia. Una mente curiosa si accorge subito di quale risorsa economica e civile si nasconda in territori che, se solo facessero rete, potrebbero tornare a vivere, a raccontare storie che sono la nostra anima più genuina.” (dalla rete)

 

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