Contaminazione da idrocarburi nei terreni sul Monte Li Foj, continua l’attività del comitato per fare chiarezza

“Continua la nostra rassegna in merito alla annosa vicenda del pozzo petrolifero incidentato di Monte Li Foj”, fa sapere il comitato di Monte Li Foj, a seguito della notizia della contaminazione dei terreni da idrocarburi

Siamo riusciti ad ottenere che venissero eseguite da parte di ARPAB le analisi chimiche delle acque da noi analizzate in precedenza e contaminate da idrocarburi. Fondamentale era non solo che il prelievo dei campioni d’acqua fosse effettuato negli stessi due punti in cui abbiamo campionato noi, ma anche che ciò avvenisse nel contraddittorio delle parti, e cioè alla presenza di entrambe le parti e loro consulenti, e con la suddivisione di ogni campione d’acqua in due aliquote, un  consegnata all’ARPAB e una ai cittadini. Con grande rammarico il tutto è invece avvenuto senza preavviso e quindi senza il contraddittorio. L’episodio denota un comportamento poco trasparente e convalida la nostra convinzione che, come in passato, ancora oggi l’ARPAB perseveri ad operare in modo poco trasparente. Siamo determinati a chiedere, come accaduto in Val d’Agri, l’intervento dell’ISPRA, quale ente sovra-regionale e di elevate competenze tecnico-scientifiche sui siti contaminati, allo scopo di analizzare con trasparenza e con un monitoraggio la qualità delle acque sotterranee dell’area, ma anche la qualità dei suoli soprattutto nell’area della postazione petrolifera abbandonata. Altro punto dolente è il silenzio e l’assenza dei sindaci dei comuni di Picerno e Tito, che forse non hanno ben compreso la gravità della situazione, permettendo ancora che diverse famiglie utilizzino le acque contestate”.

comunicato stampa

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