Più che un caso di malasanità, un caso di mala organizzazione. Accaduti che dovrebbero far ragionare chi di competenza, e fare in modo che vengano tutelati i cittadini a la loro salute. Ma prima di tutto, che i cittadini vengano rispettati e non rimandati indietro solo per – a quanto pare – motivi organizzativi. La vicenda che vi raccontiamo è accaduta all’Ospedale di Polla, dove un cittadino di Vietri di Potenza, il signor Giovanni, si è recato nelle scorse settimane, per sottoporsi ad un doppio intervento di rimozione cisti. Prima si è presentato, ha pagato ticket, poi è stato rimandato a casa, senza riuscire ad ottenere subito il rimborso, e successivamente è dovuto tornare, per ricevere il rimborso del ticket e poi è stato richiamato per ricoverarsi. Insomma, una vicenda di mala organizzazione che – forse – poteva essere tranquillamente gestita meglio. Questo il suo racconto al blog melandronews.it. “Sono stato all’Ospedale di Polla per fare un intervento, ho pagato il ticket e mi hanno prenotato per il sabato successivo, per il 14 dicembre scorso. Dovevo fare questo intervento per rimuovere una cisti facciale e una dietro la spalla. Sono arrivato in Ospedale, di primo mattino, ero il primo alle 8:30 del sabato. Ho consegnato tutte le carte”. Qui l’annuncio di un addetto che all’arrivo del chirurgo sarebbe stato chiamato per l’intervento. “Dopo qualche minuto arriva il chirurgo e avvisa che ci sono interventi per parti cesarei, e che non si possono fare altri interventi, e quindi anche il mio, perchè non sapevano quando si liberava la sala operatoria, perchè su tre solo una di queste era operativa, da quello che ho saputo li”. “Non c’è personale, abbiamo solo due infermieri”. Qualcuno, appena avuta la notizia, si è alzato lamentando che non si trattava della prima volta. “Ma i parti cesarei – sottolinea il signor Giovanni – a quanto pare sono programmati. Quindi basta una migliore organizzazione per evitare a chi, come me, ha dovuto perdere una giornata di lavoro e far perdere del tempo anche a chi ha dovuto accompagnare per il ricovero”. Da qui il personale ha avvisato: “Chi vuole, può scendere giù all’accettazione e richiedere il rimborso del ticket”. Ma anche qui, non sono mancati i problemi. Il personale ha chiesto la doppia ricevuta ai pazienti, che però non le avevano mai avute. Rimborso non effettuato al momento, e da Vietri di Potenza è dovuto ritornare a Polla. “Perdo un’altra giornata di lavoro, ritorno a Polla dopo aver controllato a casa le ricevute, che però non c’erano. E così non mi hanno voluto effettuare il rimborso”. Un via vai che sinceramente non piacerebbe fare a nessuno. Ma determinato, il signor Giovanni ha chiesto con insistenza di parlare con qualche responsabile, riuscendo poi a dialogare col direttore sanitario. “Ho spiegato tutta la situazione, mi ha fatto parlare col direttore amministrativo. Mi hanno fatto fare una certificazione che non avevo più nulla da chiedere, e così ho potuto avere il rimborso, circa un centinaio di euro”. “Ho avvisato loro che mi sarei recato a Potenza e che a Polla mi sono trovato malissimo. Successivamente mi hanno chiamato la sera del lunedì successivo per dirmi se volevo tornare la mattina successiva. Ho riferito che a Polla non mi sarei più recato per quanto accaduto”. Il signor Giovanni, con l’anno nuovo, si sottoporrà ad un intervento da fare al “San Carlo” di Potenza. Per i responsabili dell’Ospedale di Polla, una vicenda che dovrebbe essere da insegnamento per migliorare, visto che lo stesso nosocomio conta su importanti eccellenze.
Claudio Buono