Il Comune di Tito e la Scuola di Scienze agrarie, forestali, alimentari e ambientali (Safe) dell’Università degli studi della Basilicata hanno sottoscritto una convenzione per la gestione sostenibile delle risorse forestali presenti sul territorio titese. Il protocollo, ratificato nell’ultima seduta del Consiglio comunale con apposita delibera votata all’unanimità, prevede la consulenza scientifica da
Il gruppo tecnico-scientifico dell’Università della Basilicata curerà altresì il percorso per l’ottenimento di crediti di carbonio dal nuovo piano di assestamento forestale, una premialità per corrette pratiche di tutela e salvaguardia ambientale. Ciascun credito corrisponde all’eliminazione di una tonnellata di anidride carbonica. Una volta certificati da apposite agenzie, i crediti hanno un valore di mercato perché possono essere rivenduti ad altri soggetti che emettono oltre le soglie consentite e che hanno bisogno di tali crediti per compensare le emissioni in eccesso.
«La nostra volontà è invertire il paradigma di un territorio spesso associato a criticità ecologiche, derivanti soprattutto dalla pesante eredità di sito di interesse nazionale per l’inquinamento lasciataci dall’industria chimica, affiancando ai progetti di risanamento le attività di valorizzazione del patrimonio naturale di cui fortunatamente disponiamo in modo da migliorare la qualità di tutte le matrici ambientali presenti a Tito», sottolinea il sindaco Graziano Scavone. «Lo facciamo con un approccio scientificamente rigoroso che porterà alla certificazione del nostro territorio da un punto di vista ambientale», aggiunge. «Pertanto, dopo la collaborazione con il Dipartimento di ingegneria per la redazione delle nostre proposte in materia di infrastrutture e trasporti a valere sul piano di trasporto pubblico regionale, il Comune di Tito rinnova il rapporto di proficua collaborazione con l’Università degli studi della Basilicata, stavolta con la Scuola di Scienze agrarie e forestali, diretta dal prof. Di Renzo e il cui responsabile scientifico è il prof. Romano; voglio ringraziare entrambi personalmente per la attenzione dedicata al nostro progetto innovativo di piano di assestamento forestale». «Attraverso la valorizzazione delle nostre risorse – conclude Scavone – contribuiremo al miglioramento della qualità dell’aria e alla manutenzione del patrimonio boschivo con modalità che siano rispettose del territorio e che aggiungano ricadute finanziarie per l’ente e per il sistema produttivo locale».