Tirocini di inclusione sociale, a Potenza protesta davanti alla Regione Basilicata. I cittadini destinatari chiedono garanzie a Bardi
Claudio Buono
Una manifestazione di protesta si è tenuta ieri mattina a Potenza, davanti la sede della Regione Basilicata in via Verrastro. A manifestare contro il governo regionale sono stati i destinatari dei cosiddetti “Tis”, Tirocini di inclusione sociale. Come gli stessi hanno riferito, “una delibera regionale ci annulla come lavoratori e ci esclude da ogni ammortizzazione sociale”. Per questo motivo hanno fatto sentire la loro voce, e sono stati ricevuti dal presidente della Regione, Vito Bardi. “Nell’incontro avuto con il presidente Bardi – sottolineano – è stato chiesto che durante la percezione del nuovo ammortizzatore sociale, i Tis possano continuare a svolgere lavori socialmente utili presso i Comuni, così come previsto per i percettori del Reddito di Cittadinanza. Abbiamo espresso la contrarietà verso nuove forme di tirocinio mascherato presso imprese del terzo settore, chiedendo interventi attivi della Regione per creare occupazione vera, magari per periodi ridotti ma che comunque riescano a garantire contributi e altre forme di sicurezza sociale”. A conclusione dell’incontro, Bardi si è mostrato disponibile all’ascolto ed ha chiesto al gruppo di formalizzare delle proposte per discuterne la fattibilità alla prossima riunione della giunta regionale. Già a luglio dell’anno scorso la giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Attività produttive, Francesco Cupparo, approvò due importanti delibere che diedero respiro ad una consistente platea di lavoratori. Tra queste, una delibera autorizzava “la proroga o la ripetizione dei Tirocini di inclusione sociale (Tis) per tre mesi, per i numerosi Comuni ospitanti che ne hanno attestato la necessità”. Sono circa 800 i destinatari dei tirocini.