Prosegue l’attività di vicinanza e sostegno verso le persone anziane, soprattutto quelle che vivono da sole, per senzibilizzarle e tutelarle contro le truffe ai loro danni, perlopiù poste in essere da delinquenti con la scusa del finto avvocato che chiede telefonicamente denaro per familiari in difficoltà, in quanto necessiterebbero di assistenza legale, od ancora simulando la consegna di pacchi postali commissionati da congiunti, facendo subito dopo presentare dei complici presso le loro abitazioni per il ritiro del corrispettivo in contanti. Oltre alle conferenze che vengono tenute dai
Alle attività di controllo del territorio e di sensibilizzazione in loro favore, si aggiunge, al verificarsi delle truffe, una intensa azione investigativa, d’intesa con le Procure della Repubblica competenti, di modo da poter scoprire i responsabili. Difatti, per ultimo, un importante risultato è stato perseguito in area materana, ove un ex direttore di banca è stato arrestato dai Carabinieri per aver raggirato persone anziane titolari di conti correnti presso la sua banca, depredandole dei loro risparmi con tecniche truffaldine, e, solo pochi mesi prima, nel potentino, proprio all’indomani di incontri sul tema organizzati dall’Arma in paesi poco distanti l’uno dall’altro, è stato possibile per i militari arrestare due giovani, provenienti dal napoletano, nel mentre tentavano di consegnare ad una anziana donna un pacco postale, dicendo che era stato ordinato da un suo nipote, per cui richiedevano in cambio denaro.
In quest’ultima circostanza nel giro di poche ore della mattinata si è innescato un vero e proprio tam – tam tra cittadini e Carabinieri, poiché più abitanti della zona hanno avvisato i propri Carabinieri o chiamato il numero di pronto intervento 112 della Benemerita, informandoli di aver appena ricevuto telefonate per attendere appunto in giornata la consegna di detta spedizione da parte dei due malfattori, motivo per cui i militari non hanno fatto altro che sorprenderli in flagranza di reato al momento opportuno. L’appello, pertanto, è quello di rivolgersi al Maresciallo della Stazione Carabinieri del proprio paese o al numero 112 dell’Arma, segnalando ogni forma di richiesta di denaro da chiunque venga effettuata, così che possano essere effettuati tempestivi interventi risolutivi nei confronti di questi malviventi, i quali, sapientemente, ricorrono ad efficaci tecniche di artifizi o raggiri per poter indurre in errore ignare vittime e procurarsi ingiusti profitti.