Il modello di base da cui si può prendere spunto per la redazione di un curriculum è il formato europeo, che si rivela valido per la maggior parte delle professioni. Per completarlo, è sufficiente completare con la massima precisione e con altrettanta attenzione tutti i campi, a iniziare dai dati anagrafici: il consiglio è di rileggerli più e più volte, in modo da essere certi di non tralasciare alcun elemento importante. Dopodiché occorre inserire le informazioni di contatto, badando a specificare con cura gli indirizzi di domicilio e residenza. Per l’indicazione dei titoli di studio è sufficiente partire dal diploma, senza andare troppo a ritroso.
Quali elementi devono essere indicati in un curriculum
Tra le informazioni basilari per un cv ci sono il possesso della patente di guida e, ovviamente, l’elenco delle esperienze di lavoro svolte: in linea di massima è preferibile cominciare da quelle più recenti per poi continuare con quelle via via più lontane. Vale la pena, poi, di segnalare la propria disponibilità, evidenziando se si è interessati a lavorare part time o full time e se si hanno problemi per eventuali trasferimenti in altre regioni o addirittura in altri Paesi. Tra le attività extra, poi, è necessario fare riferimento alle esperienze di lavoro in gruppo, alle abilità artistiche, alle esperienze di volontariato, alle capacità tecniche e alle competenze organizzative, senza dimenticare di segnalare gli eventuali riconoscimenti e attestati di cui si è in possesso.
Qual è il segreto di un curriculum convincente
Il curriculum dovrebbe essere sempre integrato da una foto formato tessera; se non se ne ha una a disposizione, va comunque bene un primo piano recente, a condizione che sia caratterizzato da una definizione elevata e da uno sfondo neutro. Ovviamente devono essere evitate tutte le foto nelle quali non è ben visibile il volto o che hanno, per così dire, velleità artistiche. Una foto a figura completa può essere inviata unicamente nel caso in cui sia lo stesso datore di lavoro a richiederla. Ciò che rende un cv davvero efficace, tuttavia, è il suo costante aggiornamento: a mano a mano che si affrontano nuove esperienze, siano esse in ambito formativo o di carattere professionale, è indispensabile inserirle. Come si può facilmente intuire, i candidati che hanno un’esperienza lavorativa modesta o addirittura nulla, magari perché hanno appena finito di andare a scuola, devono concentrarsi in modo particolare sulla formazione e sull’istruzione. Gli eventuali tirocini o stage a cui si è preso parte, invece, possono essere annoverati tra le esperienze di lavoro. Il modello europeo, inoltre, riserva uno spazio specifico alle competenze linguistiche e a quelle informatiche, che – come si può facilmente intuire – devono essere illustrate con dovizia di particolari.
Quanto conta l’estetica in un curriculum
Per un cv vincente, la forma è importante quanto la sostanza: questo vuol dire che non ci si può concentrare solo sui contenuti, ma si deve prestare attenzione anche all’aspetto grafico. La formula migliore a cui affidarsi da questo punto di vista è rappresentata dalla semplicità: il che impone, tra l’altro, di utilizzare sempre lo stesso carattere e di evitare i font molto stilizzati. Ogni particolare deve essere studiato in modo che il documento risulti il più possibile facile da leggere e scorrevole: è anche per questo motivo che non si può trascurare la formattazione. I grassetti devono essere usati in modo strategico e con parsimonia, così come la separazione degli spazi. È indispensabile, inoltre, che l’ordine cronologico dei percorsi di formazione e dei contenuti professionali venga sempre rispettato.
Le referenze
Le referenze sono spesso necessarie, soprattutto per i cv destinati ad aziende estere. Il suggerimento è di lasciare unicamente le referenze che hanno una certa attinenza con l’offerta di lavoro o il settore per cui ci si sta candidando, eliminando le altre che sarebbero inutili e finirebbero solo per appesantire il documento. Come aggiungere le referenze nel curriculum? Contattando i datori di lavoro presso cui si è stati impiegati in passato è possibile ottenere le informazioni di cui si ha bisogno. Si può sempre pensare, comunque, di inserire la voce “referenze su richiesta” per non allungare troppo il cv.
La lettera di presentazione
Infine, l’ultimo aspetto a cui si dovrebbe pensare è quello che riguarda la lettera di presentazione, che deve essere sempre personalizzata e adattata al datore di lavoro a cui ci si rivolge. È opportuno tener presente, infatti, che ciascun profilo professionale presuppone delle specifiche competenze. Vale la pena di mettere in evidenza e sottolineare alcuni dei concetti a cui si fa riferimento nell’offerta a cui si sta rispondendo, mentre è consigliabile evitare le aperture generiche: meglio, invece, rivolgersi a uno specifico destinatario. Insomma, si deve fare in modo che si capisca che non si tratta di una lettera standard ma si conosce l’azienda a cui si sta scrivendo.