Arrivano le prime ordinanze di quarantena nei paesi lucani, emesse dai sindaci a seguito dell’ordinanza firmata ieri dal governatore lucano, Vito Bardi. A Balvano sono due le ordinanze emesse dal sindaco, Costantino Di Carlo, riferite a dieci persone che in questi giorni sono rientrate da Piemonte, Lombardia, Veneto, Liguria ed Emilia Romagna.
“Non c’è nessun emergenza a Balvano, ma non possiamo, ed io non lo farò, prendere alla leggera la questione. Dopo la circolare e l’ordinanza del Ministero della Salute, il governatore lucano Vito Bardi ha emanato una ordinanza regionale, che vi allego e che farò mia fra pochissimo. A seguito di tale ordinanza, i sindaco dovranno emettere ordinanza di isolamento fiduciario nei confronti di qualsiasi cittadino (e conviventi) sia stato negli ultimi 14 giorni nelle regioni elencate dalla ordinanza regionale”. Da qui, la decisione del Sindaco. Ma nei confronti dell’ordinanza emessa da Bardi, sui social scoppia la polemica per una misura definita troppo drastica ed esagerata. In poche parole, se in un Comune lucano rientra un residente dalle regioni del nord, dovrà obbligatoriamente renderlo noto per poi essere messo in quarantena. Rispetto alle persone interessate dall’ordinanza a Balvano, sono tutti casi asintomatici, vale a dire cittadini che non presentano alcun sintomo. “Diamo il nostro contributo – ha detto Di Carlo – a noi stessi e agli altri, mettiamo mano a tutta la nostra responsabilità e tuteliamo con intelligenza la vita sempre”. Tutti i comuni lucani si stanno attivando per attivare ogni precauzione utile ad evitare ogni contagio, al fine di evitare ogni allarmismo e dare tranquillità alle comunità. Sempre in via precauzionale, a Balvano, Brienza, Potenza, Tito, Ruoti e Salandra, le case di riposo “Il Sorriso” hanno disposto il divieto, per tre giorni, di recarsi a fare visite agli anziani.
Claudio Buono