Lotta al coronavirus, Eni investirà 30 milioni di euro

L’ENI è tra le principali multinazionali che estrae petrolio in Basilicata

Il mondo dell’energia si mobilita per offrire risorse e strumenti nel pieno dell’emergenza da coronavirus. Da Eni a Italgas, da Snam a tutto il mondo delle utility, a cominciare da Acea, Hera e Iren, si moltiplicano le iniziative a sostegno delle strutture sanitarie impegnate in prima linea nel contrasto dell’epidemia da Covid-19, ma crescono anche gli interventi a favore di famiglie e piccole imprese più colpite dall’emergenza. Ecco nel dettaglio cosa hanno fatto le aziende del settore.

Eni in pista al fianco degli ospedali in prima linea – Eni è scesa in campo con un pacchetto di interventi da 30 milioni distribuiti su più binari, a partire dal supporto alla Fondazione Policlinico Gemelli di cui il gruppo guidato da Claudio Descalzi è partner unico per la realizzazione del Covid 2 Hospital a Roma (l’ex ospedale privato Columbus), che sarà esclusivamente dedicato alla cura dei pazienti affetti da Covid-19 (130 posti letto, di cui 50 di terapia intensiva) e che aprirà i battenti a stretto giro. La società realizzerà poi con l’0spedale Luigi Sacco di Milano un nuovo pronto soccorso dedicato alle malattie infettive, mentre con il policlinico San Matteo parteciperà alla costruzione di una unità ad alto livello di isolamento del dipartimento di malattie infettive. E assicurerà poi al policlinico San Donato equipaggiamento sanitario e dispositivi di protezione individuale. (Fonte: Il Sole 24 Ore)

 

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