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Agenti e produttori dello spettacolo rispondono al vescovo Ligorio: “Le feste sono necessarie, ci ascolti in una videochiamata”

Dopo la lettera del Vescovo mons. Salvatore Ligorio, arriva la risposta degli associati, agenti e produttori dello spettacolo, circa lo stop alle feste patronali per l’emergenza coronavirus. “Abbiamo ritenuto opportuno inviare lettera per chiedere un incontro in videoconferenza con Sua Eccellenza e indicare le nostre nostre motivazioni su cui riflettere sulle feste patronali, sempre e ci auguriamo tutti che l’emergenza finisca presto e prima dell’estate. Il nostro intento è chiedere un incontro in videochiamata con sua Eccellenza e spiegare come già specificato nella lettera cosa c’è dietro una festa patronale, e quante famiglie ci sono”. Di seguito la lettera integrale.

Eccellenza, pur condividendo a pieno la sua lettera, dovuta, ovviamente, all’emergenza sanitaria che sta chiudendo letteralmente la nostra Nazione, devo però contestarle, con umiltà, la parte relativa alle feste patronali nella quale testualmente scrive: “le feste patronali sono da sospendere. Tuttavia, qualora se ne creasse la possibilità perché cessata l’emergenza sanitaria, è bene limitarsi solo alla festa religiosa. Ebbene, non ci trova in accordo, a nome dell’associazione tutta che ci onoriamo di rappresentare, in quanto le feste patronali e di “piazza” sono più che mai necessarie a fronte di una evidente situazione economica disastrosa a livello Mondiale e non vedo il motivo per il quale l’intera filiera organizzativa e di fornitori ne debba risentire ulteriormente. Le ricordo e ricordo a me stesso che dietro ogni organizzazione vi sono persone, fedeli, padri e madri, genitori e figli che hanno più che mai necessità di lavorare per superare questo momento di difficoltà estrema. Lei più di ogni altro può capire questa rimostranza essendo la Chiesa vicino agli ultimi, alle persone in difficoltà, agli emarginati che hanno bisogno di rialzarsi in questo triste momento di vita. La prego di rivalutare la sua decisione e di aiutare tutti noi a superare questo momento nella misericordia che umilmente le chiediamo. Sono certo che capirà il nostro grido di aiuto nell’interesse della comunità artistica tutta. Cordialmente la saluto”.

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