Vietri di Potenza e Latronico. I primi due Comuni lucani che hanno acquistato i test rapidi sono pronti a partire

Vietri di Potenza e Latronico sono i primi due Comuni lucani che si sono attivati per l’acquisto dei test rapidi, già da tempo, per effettuare uno screening sulla popolazione e capire il contagio da Covid-19, senza chiaramente voler sostituire il test rapido con il più efficace tampone. I due Comuni sono praticamente pronti a partire con i test rapidi. La scorsa settimana sono arrivati a Vietri di Potenza, 400, l’altro giorno a Latronico, 100. Acquistati dai Comuni, hanno la certificazione europea e rientrano tra quelli riconosciuto dal circolare del Ministero della Salute. 

Si tratta di test che hanno la certificazione europea. C’è un dibattito sull’attendibilità di questi test rapidi, ma si è coscienti, come detto, che non sostituiranno i tamponi, “ma serviranno – fanno sapere i Sindaci – a fare una ricerca tra gli asintomatici, soprattutto per quelli che sono stati in isolamento e che sono rientrati dalle zone più a rischio, per individuare nel loro sangue la presenza di anticorpi sviluppati dopo aver avuto un eventuale contatto con il virus, così da richiedere poi subito il tampone”. “Dopo 14 giorni di isolamento o ci sono o non ci sono gli anticorpi nel sangue, per questo crediamo che per i nostri obiettivi possano essere molto attendibili”, ha sottolineato il primo cittadino di Latronico, Fausto De Maria. “Non sostituisce il tampone assolutamente”, sottolinea il sindaco Giordano. “Sarà un’attività di screening riservata alle categorie più esposte, nessun utilizzo a tappeto. Sono utili per identificare la presenza del virus”. Nei due Comuni l’obiettivo è anche quello, particolarmente, di individuare gli asintomatici, cioè i pazienti più “pericolosi” per i contagi. Test che verranno somministrati dai medici di base.

Con il collega di Vietri di Potenza, Christian Giordano, i due sindaci sono in contatto con la task force della Regione Basilicata per le modalità di utilizzo, e nei prossimi giorni se ne saprà di più. Nessun costo a carico dei cittadini, diversamente da Bernalda, centro materano, dove -su base volontaria- bisognerà versare 15 euro al Comune per sottoporsi all’indagine epidemiologica. Intanto, è notizia delle ultime ore che il commissario per l’emergenza nazionale, Arcuri, sta provvedendo ad organizzare l’acquisto dei test sierologici che poi saranno somministrati in base a categorie, soprattutto lavorative, a rischio. Iniziative che da Vietri di Potenza e Latronico erano state già pensate e sono pronte per essere messe in atto.

Claudio Buono

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