“La nostra quarta tappa sui sentieri della miseria lungo la filiera del cibo ci porta a Venosa, in Basilicata, per distribuire cibo e dispositivi di protezione individuali ai braccianti: invisibili ai diritti, ma visibili allo sfruttamento, che fanno 2 ore a piedi per cercare acqua per bere e lavarsi. Poiché “unione” significa non lasciare indietro nessuno: i braccianti hanno deciso di donare una parte dei loro generi alimentari alle famiglie italiane in difficoltà. #regolarizzazione”. Lo dice il sindacalista Usb Aboubakar Soumahoro. Di seguito il video dell’iniziativa.