Il venticinquesimo episodio della saga di James Bond
Diretto da Cary Fukunaga, primo regista americano a dirigere un film di James Bond, “No Time To Die” annovera un cast di tutto rispetto, in cui l’ormai storico 007 Daniel Craig viene affiancato da Rami Malek in qualità di Safin, suo antagonista nella storia, Léa Seydoux nei panni di Madeleine Swann, psicologa da cui Bond risulta particolarmente attratto, e altri importanti nomi come Lashana Lynch, Ralph Fiennes, Naomi Harris e Ana de Armas. Il venticinquesimo episodio di una delle saghe più conosciute e amate di sempre, nata dalla penna di Ian Fleming, vede James Bond ormai in pensione in Giamaica, Paese scelto per godersi il meritato riposo, che viene ricontattato da Felix Leiter della Cia per una nuova missione, ossia il salvataggio di uno scienziato da poco rapito. Come da consuetudine dei film di 007, l’operazione sarà tutt’altro che semplice e l’agente britannico si ritroverà a combattere diversi nemici tra scenari mozzafiato, inseguimenti e sparatorie tipiche del personaggio, in un lungometraggio che saprà certamente soddisfare gli amanti della saga ma che non lascerà a bocca asciutta chi dovesse approcciare per la prima volta il tenebroso agente segreto.
A rendere ancora più interessante la visione del film per noi italiani sarà senza dubbio la scelta di alcune bellissime location del Bel Paese per la realizzazione di diverse scene. Bond, che era già passato in Italia (Venezia, Lago di Como, Siena, Cortina d’Ampezzo, Roma) in alcuni episodi passati, si è infatti fermato stavolta nelle regioni del sud, e in particolare nell’area che va dalla costa tirrenica lucana fino alle Murge pugliesi, trovando scenari perfetti per gli obiettivi di regista e produzione. Se il misterioso e affascinante agente segreto britannico ci aveva abituati a scenari particolarmente lussuosi e sfarzosi, come quelli di hotel esclusivi e sale da gioco spesso incontrati nei precedenti lungometraggi, in questo nuovo episodio James Bond ha scelto di muoversi in ambientazioni di grande valore naturalistico e culturale, come quelle del Sud Italia appunto e, nello specifico, dell’area compresa tra la Basilicata e la Puglia. I sassi di Matera, le Gravine pugliesi e i panorami della costa di Maratea e Sapri sono infatti i protagonisti indiscussi di alcune delle scene del film, che dunque vedono tornare in Italia uno dei personaggi più amati di sempre.
Inseguimenti e suspence tra Matera e Gravina di Puglia
Tra le strade di Matera, 007 sarà protagonista di un incredibile inseguimento a bordo della sua Aston Martin DB5, durante i festeggiamenti per il giorno di San Giuseppe, mentre a Gravina lo stesso Bond sarà oggetto di una caccia all’uomo che culminerà, come si vede in alcune riprese che circolano in rete, con il lancio dell’agente segreto dal Ponte dell’Acquedotto. A Sapri, in provincia di Salerno e al confine con Maratea, alcune scene sono invece state girate tra la stazione ferroviaria e il “canale di mezzanotte”.
Insomma, al di là dell’interesse suscitato dal film, quest’ultimo episodio di 007 rappresenta un appuntamento ancora più imperdibile per tutti coloro che vivono in quest’area e che amano questo territorio, capace di regalare emozioni uniche grazie al suo immenso valore storico e naturalistico. Non è irrealistico, anzi, immaginare che la presenza all’interno del lungometraggio possa rappresentare, come avvenuto già in passato, anche un ottimo veicolo promozionale per l’intera area, già particolarmente apprezzata a livello turistico ma sempre pronta ad accogliere i viaggiatori che la scoprono soltanto adesso.