Giuseppe Ciarliero, giovane di Vietri di Potenza, è stato protagonista ed ospite del programma “L’Italia che fa”, in onda su Rai 2. Giuseppe, che lavora con l’azienda EY e vive a Roma, da poco rientrato a Vietri, è laureato in Scienze Politiche, ha studiato all’Università di Salerno e alla LUISS e anche in Olanda (L’Aja) e Inghilterra (Londra). Durante il programma, condotto da Veronica Maya, Giuseppe -come ha scritto anche sul suo profilo Facebook- ha avuto “l’onore di raccontare cosa significa essere uno studente liceale coinvolto nel progetto Ja Italia e quanto quella esperienza abbia contribuito alla crescita mia e dei miei compagni di scuola e amici”.
“L’Italia che fa” è un programma dedicato alle storie e ai desideri di chi si impegna per gli altri. Il progetto, nato alcuni mesi fa, porta sul piccolo schermo progetti e storie di enti non profit che
Ciarliero ha raccontato la sua esperienza, partendo da quando era in terza liceo al “Pasolini” di Potenza, con la partecipazione ad un progetto dell’associazione Junior Achievement, anche su imput della professoressa Maria Grazia Tricarico. A proposito della Junior Achievement, è la più vasta organizzazione non profit al mondo dedicata all’educazione economico-imprenditoriale nella scuola. In 122 Paesi, la rete di JA riunisce oltre 450 mila volontari d’azienda provenienti da tutti i settori professionali e, con loro, raggiunge più di 10 milioni di studenti al mondo. Tra i volontari, c’è anche Ciarliero. Lavora presso l’azienda EY che, insieme alla Fondazione EY Onlus, supporta le attività di Junior Achievement in alcune scuole italiane mettendo a disposizione i loro professionisti come mentor e coach dei giovani studenti, accompagnandoli nella scoperta del mondo del lavoro e dell’imprenditoria.
Durante l’intervista andata in onda su Rai 2, collegato via Skype, ha raccontato alla trasmissione “come quell’esperienza – dice – mi abbia aiutato ad orientarmi nel mondo del lavoro. E oggi provo a restituire un pò del mio tempo e di quello che ho imparato a chi è più giovane di me”. “È stata un’emozione ritrovare e ascoltare le parole di Ciarliero Giuseppe, uno studente che seguì i programmi di JA a scuola e ora tra i nostri volontari EY. Grazie Giuseppe e grazie a EY e Fondazione EY per aiutarci a raccontare il nostro impegno a sostegno della formazione dei giovani e dello sviluppo socio-economico del nostro Paese”, ha scritto invece sulla Pagina Facebook Ja Italia.
Claudio Buono