Doppio senso tra Potenza e Tito, disagi prolungati. Slitta la conclusione dei lavori sul raccordo Sicignano-Potenza.

POTENZA – Slitta la conclusione dei lavori di rifacimento del raccordo autostradale Potenza-Sicignano, nel tratto in prossimità del capoluogo lucano. La nuova data di fine lavori indicata dall’Anas è quella del 31 dicembre 2020. Una proroga che preoccupa, e non poco, i tanti pendolari che percorrono quotidianamente quel tratto di strada. Se, infatti, i disagi dovuti agli scambi di carreggiata sono passati in secondo piano durante il lockdown, quando il traffico autostradale è stato pressoché pari a zero, pari oggi si teme che, soprattutto con la riapertura delle scuole prevista per settembre e con il ritorno in massa degli studenti dai paesi limitrofi, come Tito e Picerno, possa ricominciare l’inferno fatto di ingorghi e piccoli e grandi tamponamenti che ha funestato la viabilità di ingresso a Potenza prima dell’emergenza sanitaria da Covid-19.

Nel frattempo gli automobilisti denunciano che, dopo il lockdown, praticamente non si sono visti operai lavorare sul cantiere. Soltanto nella giornata di ieri è stato avvistato personale Anas sul posto. Preoccupa, dunque, l’eventualità che i lavori possano protrarsi addirittura oltre la data indicata nell’ordinanza dell’Anas, del 31 dicembre del 2020. I lavori di adeguamento strutturale e messa in sicurezza del raccordo tra il chilometro 41+820 e 45+200, tratto che rappresenta anche una importante porta di accesso alla città di Potenza, sono iniziati, lo ricordiamo, nel 2018. Dall’azienda nazionale delle strade, comunque, rassicurano: i lavori, dopo il lockdown, non sono rimasti fermi, ma stanno proseguendo fuori cantiere. In particolare, da fonti Anas apprendiamo che i lavori nel tratto in questione del raccordo autostradale 5, «dopo il periodo di emergenza sanitaria che ha causato l’interruzione delle attività per un periodo di circa tre mesi e che ha reso necessaria la conseguente riorganizzazione del cantiere, in adeguamento alle nuove disposizioni sanitarie, sono ripresi, sebbene con qualche rallentamento dovuto alla difficoltà di approvvigionamento di alcuni materiali (sempre a causa del Covid e della conseguente chiusura di fabbriche ed industrie)».

Proprio per questo motivo, tra l’altro, è stato necessario disporre la proroga. Ad oggi, fanno sapere da Anas, i lavori non sono comunque fermi ma «la maggior parte delle lavorazioni in corso di esecuzione ad oggi si sta svolgendo al di fuori della sede stradale (non visibili sul piano viabile) ed attiene al viadotto La Tora I, per il quale sono in ultimazione le carpenterie metalliche per gli impalcati ed i baggioli (gli elementi di sostegno ndr) delle pile, ed ai viadotti Centomani I e II, relativamente ai quali si stanno completando i baggioli delle pile, per consentire il sollevamento degli impalcati ed il ripristino delle testate degli stessi. Contestualmente si stanno eseguendo una serie di attività preparatorie alla prossima demolizione della campata del viadotto ‘La Tora I’, interferente con la linea ferroviaria Potenza-Battipaglia, attualmente interdetta alla circolazione dei treni, ma utilizzata da RFI per il trasporto di materiali ed attrezzature necessarie per l’esecuzione di interventi propria competenza».

Fonte: La Gazzetta del Mezzogiorno

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