Margherita Cassano, di origini grassanesi per la parte materna e di San Mauro Forte per parte paterna, ricoprirà da domani l’incarico di Presidente Aggiunto della Corte di Cassazione, giudice di ultima istanza nel sistema giudiziario italiano. La nomina di Presidente toccherà al magistrato Pietro Curzio e la lucana Margherita Cassano, attuale presidente della Corte d’Appello di Firenze, lo affiancherà come prima donna a ricevere tale incarico. I due alti magistrati saranno eletti domani quando si terrà una seduta del Plenum di Palazzo dei Marescialli presieduta dal Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nell’attesa intanto della ratifica ufficiale, la certezza delle sue origini lucane inorgoglisce due paesi della collina materana San Mauro Forte e Grassano. Un destino di una brillante carriera già segnato per Margherita nel suo Dna grazie ai suoi genitori e nonni che si sono sempre distinti per professionalità ed un alto livello culturale. Per la parte di origine Grassanese Margherita è la primo genita di Anna Materi che oggi all’età di 92 anni vive in Toscana.
Margherita ha una sorella, Alessandra che di professione fa il medico. Margherita ha tenuto i legami con la comunità grassanese fino alla fine degli anni settanta quando veniva spesso a trovare la nonna Vincenzina Mastroroberti e il nonno Giuseppe Materi oltre che le continue visite in Basilicata per un legame stretto con i cugini che risiedono attualmente a Matera. Anna Materi dunque, la mamma di Margherita, è stata una delle prime donne grassanesi a laurearsi intorno al 1950 dopo un percorso di studi a Firenze in lettere antiche, ottiene sin da subito una cattedra per l’insegnamento a Tursi. A Tursi conosce suo marito Pietro Alberto Cassano che svolte il ruolo di Pretore e così tra i due sboccia l’amore fino a giungere a nozze. La giovane coppia intorno nel 1954 si trasferisce a Firenze per motivi di lavoro e lì risiedono permettendo così a Margherita e alla sorella Alessandra di poter frequentare tutto il percorso di studi facendo registrare una brillante carriera scolastica.
Ritornando ai nonni invece a Grassano oggi in pochi li ricordano, ma all’inizio del secolo scorso, erano un punto di riferimento della comunità in quanto il nonno Giuseppe aveva una officina come fabbro e la vendita di ferramenta e fece arrivare a Grassano una tra le prime mietitrebbie. All’epoca era molto conosciuto in paese sia per la sua professione ma per la sua grande generosità e cordialità verso tutti.
Fonte: Il Quotidiano del Sud