“L’iter messo in campo dalla Magistratura sull’installazione del Radar meteorologico a Monte Li Foj di Picerno ha portato decisioni verso le quali dobbiamo essere rispettosi. I magistrati hanno giudicato e si sono espressi, valutando ogni singolo aspetto della vicenda. È giunto ora il momento di superare i dissidi del passato e di riporre la massima fiducia oltre che nelle scelte dei magistrati, anche nel sistema Stato declinato in tutte le sue articolazioni tra cui la Protezione Civile, Regione con il suo ente strumentale Arpab e Comune”. È quanto ha dichiarato l’Assessore all’Ambiente ed Energia, Gianni Rosa, che ha partecipato ieri a Picerno all’incontro informativo rivolto ai cittadini sull’installazione del Radar Meteorologico a Monte Li Foj. “Durate le fasi future dall’installazione all’entrata in funzione del Radar – ha assicurato l’assessore Rosa – metteremo in campo tutti i controlli necessari a tutela della salute e dell’ambiente. Terremo conto dei valori delle misurazioni di campo elettromagnetico registrati prima delle installazioni e saremo pronti a intervenire in caso di superamento dei valori limite. Non siamo contrari – ha aggiunto l’assessore – a prendere in esame la proposta avanzata dai Comuni di prendere in gestione la Zona protetta, anche se l’idea della Giunta regionale guidata dal Presidente Bardi è quella di andare oltre i recinti giuridici a tutela dell’ambiente riservando ai territori possibilità di sviluppo economico. Con la definizione del Piano paesaggistico, che dovrebbe essere pronto nel giro di un anno, contiamo di dare alla Basilicata uno strumento moderno, atteso da vent’anni, in grado di dare ai territori linee di sviluppo basate sulle singole peculiarità degli stessi”. Ai lavori, che sono stati coordinati dal direttore generale del dipartimento regionale all’Ambiente ed Energia e Commissorio Arpab Michele Busciolano, ha partecipato il Capo del Dipartimento della Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Angelo Borrelli che ha risposto alle domande dei cittadini.