Picerno, “1799 Raccontiamoci la Storia”. Stasera il gemellaggio con Montemurro e l’inaugurazione di un graffito
Claudio Buono
Il Comune di Picerno di concerto con il Lions Club Potenza Pretoria ricorda le donne del 1799 con un graffito polistrato, un’opera d’arte di Anna Faraone e Riccardo Maniscalco della Scuola di Montemurro, dedicato ad “Angela di Picerno. La scopertura avverrà sabato 22 agosto a Picerno, in Via Cavour alle ore 19:00. Interverranno i Sindaci Giovanni Lettieri e Senatro Di Leo oltre ai Lions Club Potenza Pretoria e al Presidente Rocco D’Amato.Sarà un’occasione per rafforzare i vincoli d’amicizia attraverso un gemellaggio con il Comune di Montemurro. “Promuoviamo da sempre ciò che storicamente ha caratterizzato la nostra comunità-sottolinea il Sindaco di Picerno, Giovanni Lettieri – ovvero la Rivoluzione Napoletana del 1799 ed i principi per i quali i nostri concittadini sono morti. Il gemellaggio tra i Comuni di Picerno e Montemurro vuole sinergicamente promuovere la cultura e la storia dei territori che si concretizza-prosegue Lettieri- con un graffito che è espressione di un fatto storico importante per il nostro Paese. Questo rientra nell’attività di promozione culturale messa in campo dall’Amministrazione comunale, ricordiamo che il “1799 Raccontiamoci la Storia” è ritenuto da diversi anni patrimonio intangibile della Regione Basilicata. Quest’anno nonostante la pandemia, seppur in forma ridotta, intendiamo dare un segnale che evidenzi che la nostra attività prosegue ed è viva”, conclude Lettieri.
Lodevole l’impegno dei Lions Club Potenza Pretoria e del Presidente Rocco D’Amato che con un’azione pluriennale mirano al recupero della memoria storica ed identitaria della Basilicata. Il cammino percorso ha avuto come fulcro inizialmente la città di Potenza, a seguire Montemurro ove hanno instaurato un rapporto di collaborazione con la Scuola del Graffito e nel corso del 2020 Picerno. “Proseguire in questo percorso è l’obiettivo dei Lions”, fa sapere il Presidente D’Amato. Unire ancor di più le comunità tra loro nel segno delle “reti”, utilizzando una forma di arte con radici e di scuola lucana conosciuta ed apprezzata nel mondo per comunicare in modo originale valori, storia, arte e cultura della nostra terra.