Per la prima volta la Liguria ha donato unità di plasma iperimmune a un’altra regione. Si tratta di cinque sacche partite dal centro trasfusionale dell’ospedale San Paolo di Savona diretto da
Nelle due banche del plasma iperimmune allestite al San Martino di Genova e al San Paolo di Savona ci sono oltre 120 unità pronte per essere utilizzate (corrispondono a una quarantina di donatori, visto che da ciascuno si ricavano tre sacche) mentre al momento non arrivano ancora a dieci i pazienti trattati in Liguria con questo metodo ancora sperimentale. “Non esistono evidenze scientifiche sull’effettiva possibilità di guarigione perché non ci sono ancora studi randomizzati – spiega Vanessa Agostini, direttrice del centro trasfusionale del San Martino – e in assenza di altre terapie non ci tiriamo indietro nell’offrire tutto ciò che ragionevolmente possa essere utile. Di solito il plasma viene somministrato dopo il fallimento di altre terapie e in alcuni pazienti si è dimostrato efficace. Nel frattempo continuiamo la produzione”.
Fonte: TRM