Dopo la finale regionale di Lavello presso il ‘Millionaire’ lounge bar, dove si sono qualificate cinque miss lucane, si è svolta in Puglia la kermesse di moda e spettacolo ‘Miss In4missima’, format etico che ‘combatte’ l’anoressia e sensibilizza nella campagna contro la violenza sulle donne (alle partecipanti viene chiesto di indossare scarpe di colore rosso per solidarizzare contro le vittime di questo triste fenomeno) per una iniziativa dal valore sociale importante e considerevole, frutto di consensi e plauso. Il tutto inizialmente programmato a Rimini in Emilia Romagna dal 2 al 6 settembre scorsi e poi annullato causa rischio covid e ‘recuperato’ a Corato, nel barese, nel suggestivo scenario della sala ricevimenti ‘Villa Bianca’. Con la conduzione anche quest’anno affidata ad Antonio Petrino, ottimi riscontri nell’atto finale per le concorrenti della Basilicata, soprattutto per l’ucraina Ilona Pavliuk (residente a Melfi) che è riuscita a conquistare la fascia ‘Teenager’ come seconda classificata, oltre ai buoni piazzamenti di Desirèe Vitale, Aurora Dragonetti, Antonietta Cirone e Rocchina Crecca, con vincitrice la pugliese Claudia Cristofalo. Tutte le vincitrici, gli ospiti e i giurati (tra cui attori, addetti ai lavori, personaggi dello spettacolo) sono stati omaggiati da due aziende lucane della provincia di Potenza, partner dell’evento, l’olio Gialloro (Ripacandida) e i prodotti di Leader Cosmesi (Filiano), che hanno supportato in grande stile il progetto anche per la fase nazionale.
Un format che è molto impegnato a livello sociale a sostenere le campagne di sensibilizzazione contro l’anoressia, bulimia e violenza sulle donne. L’evento, nato nel 2012, nasce da un progetto della promotrice Associazione Culturale ‘International Social Report’ e sostenuta dal patron Vito Lorenzo Nanna, ricercando su tutto il territorio nuovi volti e talenti. Concorso giovane e potente, punta a trovare un vero impiego professionale a tutte le aspiranti che vogliono tentare di sfondare la porta del successo nel mondo della moda. Per vincere non serve solo la bellezza ma anche tanto impegno, volendosi fin dall’inizio differenziare da altri concorsi già esistenti, lottando attivamente contro il grave problema dell’anoressia e della bulimia. I promotori a tal proposito ritengono che sebbene i disordini alimentari siano il sintomo di problemi di natura più profonda, vadano affrontati attraverso un percorso di tipo psicologico. Il tutto credendo che sia doveroso di chi opera in questo settore di assumere una posizione forte e decisa rispetto ai canoni estetici imperanti a cui tante giovani ragazze fanno riferimento per la ricerca di un modello da imitare.
Infatti il motivo conduttore è promuovere modelli estetici per lo meno con quanto stabilito nel dicembre del 2006 attraverso il Manifesto Nazionale di autoregolamentazione della Moda Italiana contro l’Anoressia, firmato dal Ministero per le Politiche Giovanili, Alta Moda Roma e Camera Nazionale della Moda Italiana. Non meno importante la nuova testimonianza nella campagna sociale ‘no alla violenza sulle donne’, considerando che il fenomeno ha registrato una spaventosa crescita soprattutto nell’ambito familiare e, cosa peggiore, solo una percentuale bassissima di questi delitti viene denunciata. Il messaggio è rivolto alla donna, al suo valore all’interno della famiglia e della società, con l’intento che la donna sia libera di esprimere il suo talento e creatività, che esca dai pregiudizi della società, facendone parte attiva, cercando di aiutarle a trovare il coraggio di denunciare le violenze morali e fisiche che subiscono.