L’83,3% dei lucani considera l’auto il mezzo più sicuro per i propri spostamenti e continuerà a usarla anche quando si raggiungeranno zero contagi e arriverà il vaccino. La Basilicata è la regione più attenta all’ambiente: il 66,7% degli intervistati è più sensibile al tema della sostenibilità rispetto all’epoca pre-Covid. Solo in presenza di incentivi oltre la metà dei cittadini si dichiara interessato a cambiare la propria auto, ma nessuno è orientato verso un veicolo elettrico. Il 100% del campione si sente sicuro di sé stesso alla guida del proprio mezzo: la sicurezza stradale dipende dal guidatore e dagli pneumatici
Verso una nuova normalità: come la pandemia ha cambiato le esigenze di mobilità dei lucani tra nuove paure, necessità e abitudini. La seconda edizione dell’Osservatorio Mobilità e Sicurezza realizzato da Continental, cerca di rispondere a queste temi tracciando una fotografia del vissuto, delle percezioni e delle aspettative degli utenti della strada oggi e nel prossimo futuro. Per offrire uno spaccato completo dell’Italia, regione per regione, di come la pandemia ha cambiato le persone e come l’industry automotive sta reagendo al cambiamento, Continental si è affidato ai due importanti istituti di ricerca Euromedia Research e Ernst & Young.
Come si muovono gli abitanti della Basilicata in epoca Covid – In questo momento di ricerca di una nuova normalità e di convivenza con il Covid-19, l’automobile è ritenuta dal 83,3% dei lucani il mezzo più sicuro con cui muoversi, ed è percepita oggi come sinonimo di prudenza responsabilità. Un dato rilevante, spiegabile soprattutto dai sentimenti negativi di paura (12,5%) e ansia (25%) che accompagnano gli abitanti della regione e che sono il motivo principale dei loro cambiamenti di abitudini. Il 45,8% degli intervistati dichiara di spostarsi in modo differente rispetto al periodo pre Covid-19, di questi il 63,6% per timore dei mezzi pubblici e il 27,3% per evitare l’affollamento sui treni. A supporto di questi dati ben il 45,5% del sub-campione dichiara che se prima utilizzava i mezzi pubblici, ora opta per la propria automobile. Da sottolineare anche una riduzione degli spostamenti e un conseguente minor bisogno di mobilità da ricondurre a delle cause oggettive come lo smartworking o la didattica a distanza.
La domanda sorge spontanea: queste nuove abitudini sono destinate a perdurare nel tempo? In linea con i risultati ottenuto a livello nazionale, anche i lucani non prevedono di tornare alle abitudini pre-covid a breve. Quasi la totalità (91%) manterrà le nuove abitudini “sicure” di spostamento anche in autunno e in inverno, e il 100% anche quando sarà finita la pandemia e arriverà il vaccino.
La centralità dell’automobile – Dal cambio delle abitudini e dalle intenzioni di comportamento futuro emerge una mobilità che ha ancora, al centro, l’automobile come il principale e pre-scelto mezzo di trasporto. Un mezzo che gli intervistati desiderano sostenibile sia dal punto di vista economico che da quello ambientale e in grado di garantire spostamenti sicuri, efficienti e puliti. Ma chi vive in Basilicata è propenso ad acquistare un nuovo veicolo e a cambiare quello attuale? Il 79,2% dice di no, o per motivi economici (il 52,6% del sub campione) o perché ritiene ancora affidabile il proprio mezzo (26,4%) o ancora per la mancanza di incentivi adeguati (10,5%). Lo scenario cambia radicalmente davanti all’ipotesi di poter usufruire di incentivi per l’acquisto di nuovi autoveicoli ecologici: in presenza di aiuti da parte dello Stato o delle Regioni, il 53,8% si dichiara propenso ad utilizzarli e cambiare la propria auto con un’altra ad alimentazione ibrido benzina, ibrido plug-in, ibrido diesel, GPL o benzina. Nessuno si dice orientato verso un autoveicolo elettrico o diesel.
La trasformazione delle città – In previsione di un ritorno alla completa “normalità”, si avverte la necessità di ripensare la struttura, le viabilità e le infrastrutture delle città. Ben il 79,2% dei lucani infatti desidera una mobilità fatta di sostenibilità vera che rispetti l’ambiente e che veda come protagonisti autoveicoli sicuri ed ecologicamente “puliti”, e non una mobilità fatta di monopattini elettrici, mono-ruota o biciclette (16,7%). Consultati sulle misure utili per mantenere le città decongestionate dal traffico e più vivibili da un punto di vista di qualità dell’aria, il 41,7% degli intervistati suggerisce il potenziamento dello smartworking e dei servizi di prossimità, altrettanti consigliano di sostenere maggiormente il trasporto pubblico, il 25% di puntare sull’elettrificazione dei veicoli, infine il 20,8% punta sulla pianificazione degli orari di ingresso nel lavoro, nelle scuole per ridurre gli orari di punta. Questo desiderio di trasformazione però si scontra con la percezione della maggioranza delle persone (66,7%) che crede che il proprio Comune non sia ancora pronto ad accogliere questi cambiamenti di tipo sociale e strutturale.
Sostenibilità e ambiente – I blocchi della mobilità e delle attività produttive che hanno caratterizzato il lockdown hanno inciso positivamente sull’ambiente e, di pari passo, sembrava essere aumentata la consapevolezza e la sensibilità degli italiani rispetto al tema “ecosostenibilità”. Tuttavia, finita la fase emergenziale, più della metà degli italiani (53%) dichiara di prestare attenzione alle tematiche green come prima dell’emergenza sanitaria. La Basilicata invece, inverte la tendenza e si dimostra una regione virtuosa e particolarmente rispettosa dell’ambiente: il 66,7% degli intervistati si dice infatti più attento al tema della sostenibilità rispetto all’epoca pre-Covid.
Sicurezza stradale – Il 100% degli intervistati si sente sicuro delle proprie capacità alla guida del proprio mezzo di trasporto. Da cosa dipende la sicurezza stradale secondo loro? L’elemento più importante viene ricondotto alla figura del guidatore (33,3%). Seguono subito dopo gli pneumatici (20,8%), i sensori e i sistemi di guida assistita (16,7%), le cinture e i freni (entrambi al 12,5%). In questo contesto rispettare il codice della strada significa compiere un atto di responsabilità verso sé stessi e gli altri utenti della strada (58,3%), adottare un comportamento che tutela dal rischio di incidenti (29,2%) ed evita di incorrere in sanzioni (12,5%).