Sempre più concreta la proposta di una confederazione per gli operatori del gioco, utile a tenere una linea comune rispetto alle relazioni con ADM, nel rispetto della legalità, oltre che nella tutela del giocatore e delle varie professionalità coinvolte
Inizia a diventare realtà il progetto di una Confederazione del gioco pubblico, in un’ottica di condivisione di intenti che coinvolge gli operatori del gioco.
Un progetto, del resto, già avviato e reso noto durante la manifestazione di giugno a Roma, e che ora, dopo l’incontro tra operatori presso la sede di Agisco del 13 ottobre, sembra sempre più concreto.
Gran parte della filiera – pur nel rispetto delle singole identità dei vari operatori che partecipano all’iniziativa -, si sta infatti muovendo per ottenere una rappresentanza comune e una forza contrattuale rispetto alle decisioni delle autorità preposte.
Il tutto con il fine ultimo della realizzazione di una struttura unica, capace di interfacciarsi con ADM nel pieno rispetto della legalità, ma anche di difendere i diritti degli operatori del gioco, comprendendo in questi le varie professionalità coinvolte, sia nel campo delle scommesse che delle sale Bingo o Slot.
Il riconoscimento dell’importanza delle figure professionali facenti parte della filiera, a partire dai gestori delle sale, è infatti fondamentale ai fini della garanzia di rispetto delle norme imposte, grazie alla possibilità di relazionarsi con gli utenti finali delle stesse, ma anche tenendo conto di altre variabili, come la questione delle entrate per l’Erario, oltre al fattore della remunerazione.
Del resto si parla di un settore che, almeno secondo i dati ufficiali del 2019 pubblicati nel “Libro Blu”, ha avuto un incremento crescente tra raccolta (+25,3 per cento), spesa (+14,4 per cento) e Erario (+ 29,5 per cento) negli ultimi cinque anni.
Senza contare gli introiti derivanti dagli operatori del gioco online.
In questo senso i siti di scommesse nuovi, come quelli già esistenti e consolidati, si sommano alla proposta delle reti fisiche, con una raccolta di 14,5 milioni soltanto nel luglio 2019.
Inoltre, anche in questo settore – quando gli operatori sono regolarizzati da opportuna licenza ADM – convergono numerose professionalità, dagli sviluppatori dei giochi ai croupier online, passando per gli addetti al servizio di assistenza telefonica.
In generale – e qui comprendendo anche gli operatori online legali – parliamo di un settore che, come molti altri, è stato di recente messo a dura prova dai problemi derivanti dall’emergenza sanitaria, la quale ha comportato il rinvio di competizioni sportive importanti oltre che la chiusura anticipata delle sale, dalle misure regionali fino a quelle governative.
In poche parole anche in questo settore “si naviga a vista”, e a maggior ragione sono importanti le richieste degli operatori che lavorano in una piena legalità e nel rispetto delle normative dello Stato.