Il punto sui calciatori lucani: da Zaza a Alessandro Fiore Tapia

Simone Zaza è certamente il più conosciuto dei calciatori lucani. L’attaccante attualmente in forza al Torino, fu anche protagonista con l’Italia di Conte agli Europei del 2016, prima in positivo e successivamente in negativo. Facciamo il punto sui giocatori lucani e sul momento delle loro carriere.

Zaza più titolato

Senza ombra di dubbio, il calciatore lucano più titolato è Simone Zaza. L’attaccante nato a Policoro e legatissimo alla sua terra d’origine, tanto da aver anche organizzato varie attività di beneficenza nel territorio lucano, è stato un elemento importante della Juventus nel 2015/2016. In quella stagione, il club bianconero era guidato da Allegri e, così come quest’anno è considerato uno dei favoriti da esperti e pronostici per la vittoria dello Scudetto come indicano le quote consultabili qui: https://www.planetwin365.it/, anche all’epoca era la squadra da battere in Serie A. Fu solo la costanza e la determinazione che permisero a Zaza, all’epoca 24enne, di essere decisivo in un gruppo dal tasso tecnico elevato. Importante la prestazione in Champions League contro il Siviglia, che bagnò con il suo primo goal nella competizione e può inoltre vantare l’onore di essere stato marcatore in un derby: doppietta ancora memorabile in Coppa Italia contro il Torino nel 4-0 finale.

Negli ultimi anni la carriera di Zaza ha avuto una parabola discendente subito dopo l’ottimo campionato a Valencia dove ha messo a segno 13 goal in 33 partite nella stagione 2017-2018, come si può leggere in quest’approfondimento: https://www.toro.it/. Ad ogni modo, il calciatore nato a Policoro nel ’91, porta in Basilicata un contributo davvero importante di trofei vinti dai lucani: una Coppa Italia, uno scudetto e una Supercoppa italiana, oltre ad aver collezionato 18 presenze in Nazionale condite da due goal a livello personale. Mai dire mai: se Zaza dovesse riuscire a ritrovare entusiasmo e goal, con la qualità e la rapidità che propone e che al CT Mancini piacciono tanto, potrebbe tranquillamente giocarsi le proprie carte per gli Europei. Inoltre l’attaccante mancino conosce già l’ambiente di Coverciano e molti suoi ex compagni alla Juve e ora al Torino, quali Bonucci, Belotti, Bernardeschi e Chiellini e non sarebbe dunque difficile per lo staff azzurro ricollocare il ragazzo nei piani tecnici.

Sansone merita di più, anche a 33 anni

Un altro talento della Basilicata è sicuramente Sansone, nato a Potenza nel 1987, ha dalla sua oltre 50 presenze in massima serie, ma avrebbe meritato certamente di più. Dotato di una qualità indiscutibile con entrambi i piedi, è stato spesso impiegato in diversi ruoli del centrocampo, anche ed in particolare come trequartista. Può fregiarsi del primato di essere stato il primo giocatore nella storia del calcio italiano ad essere andato a giocare nel campionato azero, dove con il Neftçi Peşəkar Futbol Klubu ha collezionato la bellezza di 10 presenze mettendo a segno tre reti nel campionato 2018/2019. Attualmente la squadra che può contare sulle prestazioni di Gianluca Sansone è il Casarano, compagine che milita nel campionato di serie D. Siamo sicuri che questo calciatore potrebbe dare ancora tanto anche in Serie A, ma nel frattempo ha già fatto capire di che pasta è fatto al Casarano, dove al debutto in Coppa Italia ha confermato senza indugio le proprie qualità: goal ai supplementari contro il Carpi, che contribuisce al passaggio del turno.

Poi c’è un altro figlio della Basilicata, o per meglio dire di origini lucane: avevamo già scritto di Alessandro Fiore Tapia, il ragazzo di origini di Sant’Angelo Le Fratte calciatore in Germania. 23 anni, genitori lucani e nato Radolfzell am Bodensee, come si evince dal suo profilo consultabile a questo link: https://www.transfermarkt.com/. Da quest’anno indossa la maglia del FC Öhningen-Gaienhofen, dopo aver fatto delle buone stagioni in Austria nella Regional League con il Dornbirn ed essere poi ritornato in Germania allo Schalke 04, che è la società che tuttora detiene il cartellino del ragazzo.

Tre storie diverse per tre calciatori completamente diversi, ma qualcosa in comune questi ragazzi che hanno messo i propri sogni dentro un pallone c’è ed è la necessità di doversi esprimere lontani dalla propria terra. Per Alessandro Fiore Tapia è stata una scelta dei genitori per migliorare le proprie condizioni lavorative, mentre per Zaza e Sansone è stata una scelta di carriera, avendo poche possibilità di emergere in Basilicata. Le storie di Zaza, costretto a spostarsi all’accademia di Valdera nel 2002 a 11 anni e Sansone, obbligato a varcare il confine con l’Abruzzo per accasarsi al Teramo per poter iniziare la propria carriera.

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