300 mila euro al Comune di Ruoti, 250 mila al Comune di Bella. I rispettivi sindaci Anna Maria Scalise e Leonardo Sabato si sono recati in Regione, al dipartimento Agricoltura e Sviluppo Rurale, per firmare e ritirare il decreto di concessione dei contributi nell’ambito della misura “4.3.1 SNAI Marmo Platano”. A Ruoti per l’acquedottistica rurale, a Bella per l’adeguamento e messa in
A Ruoti sono stati ammessi lavori di realizzazione di acquedotti rurali alle contrade Bosco Grande e Spina Perillo, per la messa in sicurezza e ri-funzionalizzazione delle infrastrutture esistenti a servizio delle aziende agricole. “Si procederà nei prossimi giorni – ha fatto sapere Scalise – con la progettazione definitiva e l’appalto per dare inizio ai lavori nella prossima primavera. Si tratta di infrastrutture pubbliche utili per il mantenimento e lo sviluppo dell’agricoltura nella sua funzione produttiva, oltre a quella paesaggistica ed ambientale. È un grande sostegno per le nostra piccola comunità, per contrastare il triste spopolamento dei nostri territori, garantendo l’accesso ai servizi base e modernizzando un settore vitale delle nostre aree, purtroppo a volte dimenticato, quello dell’agricoltura. Creare condizioni adeguate per partire e ripartire dalla nostra terra è l’obiettivo di rilancio economico del nostro territorio”.
A Bella idem per quanto riguarda la progettazione esecutiva e l’appalto, per dare inizio all’esecuzione dei lavori nella prossima primavera “Le infrastrutture viarie comunali e provinciali, ricadenti nel nostro territorio – hanno fatto sapere il sindaco Sabato e l’assessore Carmine Ferrone – necessitano di interventi straordinari che l’Amministrazione Comunale ha programmato nell’ambito della SNAI e che riguardano, oltre agli interventi già realizzati (Fondovalle, Nastro Verde, S.P. 67), le strade provinciali S.P. 381 “Passo delle Crocelle”, S.P. 92 “Bella-Sant’Antonio-San Cataldo”, S.P. 14 Bellese, S.P. 132 “Bosco delle Pietre”, S.P. 68 “San Cataldo- Ponte di Ruoti” e la strada comunale San Cataldo Sant’Ilario”.
Claudio Buono