Polizia Postale, nel 2020 in Basilicata 24 persone denunciate. Furti di identità digitale e vittime adescate on-line

L’anno 2020 è stato caratterizzato da mutamenti profondi delle nostre abitudini di vita. In modo repentino, quasi tutte le  attività, dal lavoro alla scuola e formazione hanno conosciuto una rimodulazione basata in larga parte sull’utilizzo della rete, con un allargamento della platea degli utenti anche a soggetti normalmente poco adusi alle nuove tecnologie. In questo scenario, l’impegno della Polizia Postale e delle Comunicazioni si è indirizzato verso la prevenzione ed il contrasto di un insieme assai vasto ed eterogeneo di attacchi informatici, diretti a colpire il patrimonio personale dei cittadini come l’integrità del tessuto economico-produttivo del Paese, la regolarità dei servizi pubblici essenziali come il mondo delle professioni, la sicurezza e la libertà personale di adulti e ragazzi con particolare riferimento alla protezione dei bambini e delle persone più vulnerabili.

Anche in Basilicata, così come in tutta Italia, si è verificato nel 2020 un incremento di reati sul web, quali truffe e furti di identità, reati connessi al maggiore utilizzo del web da parte dei cittadini in lockdown. Sempre a causa dell’emergenza pandemica, si è fornita, rispetto allo scorso anno, maggiore assistenza di prevenzione alle istituzioni (ad es. Università e Scuole dell’obbligo) e a soggetti privati (ad es. imprese di piccole dimensioni) bersaglio di attacchi informatici. In merito si è riscontrato un sensibile aumento del fenomeno della sottrazione dei dati per l’accesso alla posta elettronica. E’ stato importante il lavoro della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Basilicata. Di seguito una lista di quanto fatto

  • 24 persone denunciate;
  • 440 vittime di reato;
  • 314 vittime di truffe on line;
  • 12 denunce di vittime adescate on line;
  • 85 siti web monitorati per attività investigativa;
  • 92 casi di diffamazioni on line trattati;
  • 27 furti di identità digitale;
  • 12 casi trattati per diffusione di materiale pedopornografico;
  • 28 perquisizioni effettuate;

Importante, nel 2020, è stata anche l’attività di prevenzione, con 265 siti web monitorati, 7 siti web inseriti in black list, 12 totale siti in black list, 76 segnalazioni per transazioni bancarie on line, 14.090,00 euro bloccati e 9.039,00 euro recuperati.

redazione

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