In Basilicata cala l’occupazione. L’analisi del centro studi Uil sull’impatto del Covid
In Basilicata sono diminuiti gli occupati dallo scorso marzo, all’inizio della pandemia da coronavirus: la base occupazionale di 190 mila unità nel terzo trimestre del 2020 cresce di quattromila unità sul trimestre precedente, e rappresenta il «sentiero di traversa» di «quella possibile ripresa che gli osservatori preconizzano agli inizi del 2021». E’ quanto hanno reso noto, in un comunicato, i rappresentanti del Centro studi della Uil, Giancarlo Vainieri e Sofia Di Pierro: «All’inverso – hanno aggiunto – l’anno ‘horribilis’ passa per una contrazione forte dell’occupazione di circa ottomila unità nel confronto tra i semestri gennaio-giugno 2020-2019, molto marcata in agricoltura (-7,5%) e nei servizi (-5%) confermandosi come i settori di maggiore sofferenza per le misure antipandemiche, insieme a un incremento nel terzo trimestre di circa ottomila disoccupati, con una marcata disoccupazione giovanile del 32%». Anche «il flusso delle assunzioni denuncia la grave sofferenza del mercato occupazionale». Nei primi 9 mesi del 2020 «i 30 mila avviamenti rappresentano una drastica riduzione del 40% sul dato del 2019». Un calo che «attacca tutte le tipologie contrattuali, sia a tempo indeterminato che a termine. Perfino le trasformazioni da tempo determinato, circa 2500, nel periodo gennaio-settembre 2020 si contraggono del 22%». (Fonte: Il Quotidiano del Sud)