Dove e come investire durante il Covid? E, soprattutto, partendo dalla base, conviene farlo o è meglio restare fermi, seguendo il noto adagio che evidenzia come, nel mare in tempesta, la cosa migliore da fare è rimanere immobili in attesa che passi la burrasca?
Sono tutte questioni che da mesi scavano, come un tarlo, nella testa degli investitori, dubbiosi sul da farsi: tra l’altro è interessante notare che, se da un lato il Covid ha dato il via ad una delle crisi economiche maggiori della storia, dall’altro lato, essendo costretti a stare chiusi in casa senza viaggiare, senza andare a mangiare fuori, è salito anche il dato di coloro i quali vedono aumentare la quantità di risparmi. È salito quindi il tasso di risparmio personale medio, anche in Italia.
Ed allora torniamo al tempo di partenza: conviene investire in questo momento storico? E nel caso, dove sarebbe più opportuno farlo? Vediamo qualche indicazione.
Tradizione contro innovazione
Da una parte il mercato tradizionale, fatto quindi di mattone (immobili), beni rifugio (su tutti sempre l’oro), mercato azionistico, quindi la Borsa; dall’altra parte gli asset innovativi, della cosiddetta new economy, a partire dalle criptovalute, diventate ormai un asset e non più soltanto un metodo di pagamento, proseguendo poi per il trading.
La verità sta sempre nel mezzo dato che, come insegnano da tempi ormai immemori gli esperti del settore, il consiglio più efficace per investire è quello di diversificare il più possibile. Evitare quindi di puntare tutto sullo stesso asset perchè, qualora dovesse andare a gambe all’aria, finirebbe per causare la perdita totale del patrimonio.
Il mercato delle azioni
Particolare è il caso delle azioni che in quest’anno di pandemia ha vissuto diversi cambiamenti: a partire dal modo in cui viene fruito, sempre più virtuale e sempre meno fisico. oggi si ricorre prettamente alle piattaforme online, fattore che, come riporta l’autorevole Insider 24, comporta un orizzonte temporale più a stretto giro per un approccio maggiormente estemporaneo.
E analizzando quello che è stato l’andamento del mercato stesso, risulta evidente la crescita delle azioni legate al mondo della rete: le aziende top del settore multimediale ad esempio, Amazon su tutte, sono oggi titoli sicuri laddove, in passato, si preferiva puntare su realtà di tutt’altro genere. Segno evidente dei cambiamenti radicali a livello non solo sociale, ma anche macro economico cui si sta andando, inevitabilmente, incontro.