La crisi ha colpito duramente anche le bande musicali in Basilicata. Il grido d’allarme: “Aiutateci, fateci suonare”

Un grido d’allarme quello lanciato dai componenti delle bande musicali della Basilicata, che ad ogni festività animano le vie dei centri abitati e dei borghi lucani. “Siamo alle porte dell’estate, quell’estate che da un anno non è più la stessa, eravamo abituati alle sagre, feste patronali, fuochi d’artificio ed alla musica, la causa la conosciamo tutti, è la medesima che ha tenuto i ristoranti, parrucchieri e barbieri, e moltissime altre attività commerciali chiuse e che allo stesso tempo ha tolto al popolo i teatri, le feste patronali, e le bande musicali oramai dimenticate, messe  da parte”, lamentano molti componenti lucani. E’ un pò la voce, il pensiero, di tutti i gruppi bandistici lucani. “La banda musicale – raccontano alcuni – è difficile da spiegare a parole, molti adolescenti non conoscono questa fantastica storia che a nostro avviso dovrebbe essere scritta sui libri per far leggere a chi non ha avuto la fortuna di ascoltare gli aneddoti dai propri nonni, zii e padri gli stessi che partivano in vecchi autobus lasciando le rispettive famiglie per l’intera stagione artistica, o giovani che lasciavano e lasciano le proprie compagne rinunciando alle vacanze estive per coltivare la passione, per portare allegria nelle piazze”. In ginocchio, con la pandemia, anche le bande musicali, che ci regalano da sempre emozioni e meritano tanti applausi nelle feste patronali in particolare, ma anche nei teatro.

Un importante mondo di aggregazione e divulgazione della storia, della cultura e della musica in difficoltà, senza alcun ristoro. “Da soli – fanno sapere non possiamo farcela, dobbiamo lottare per far si che il Mezzogiorno torni ad essere importante con la sua ricca cultura ed identità”. In particolare, melandronews.it ha sentito Rocco Viggiano, presidente dell’Associazione Musicale Vincenzo Viggiano: “Chiedo alle istituzioni e alle Diocesi di aiutarci concretamente, attuando i protocolli per farci ripresentare nelle gloriose ed amate piazze, e far ascoltare i suoni della banda. Noi siamo pronti e scalpitanti, vi prego e vi esorto di ascoltare il messaggio perché se perdiamo le bande togliamo un pezzo importante di storia e di futuro alle nostre comunità. Ai sindaci, parroci, comitati, chiedo di essere dalla nostra parte e di coinvolgerci. Le comunità hanno bisogno di religione e musica. Viva la banda”.

Claudio Buono

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