Il dott. Panetta, specialista di origini lucane, è il primo medico in Italia ad utilizzare la metodica che consente ricostruzioni e revisioni anatomiche del legamento del ginocchio per una ripresa ottimale presso D’Amore Hospital di Taranto
Secondo i dati della SIOT (Società Italiana di Ortopedia e Traumatologia) ogni anno sono circa 150.000 le persone che subiscono un infortunio del legamento crociato. Spesso si tratta di atleti, i
Il tendine quadricipitale può essere così utilizzato non solo come trapianto di revisione (ovvero nei casi in cui il LCA era già stato ricostruito), ma sempre più di frequente anche per la ricostruzione del legamento crociato anteriore primario. Questa metodica consente infatti di prelevare il tendine quadricipitale tramite un accesso sottocutaneo in maniera mininvasiva con un piccolo taglio. In particolare il bisturi utilizzato permette di definire la larghezza e lo spessore del trapianto che viene poi inserito in un tunnel osseo rettangolare che ricrea in modo più accurato l’inserzione del legamento, simulandone la rotazione nativa durante la flessione del ginocchio, migliorandone così la biomeccanica. Questa tecnica, utilizzabile su sportivi professionisti e amatoriali di tutte le età, presenta molteplici vantaggi: una ripresa meno traumatica, grazie all’impatto fisico contenuto di un approccio mininvasivo, un migliore aspetto estetico della cicatrice, più ridotta e una funzionalità ripristinata dell’articolazione, estremamente simile alla precedente.
“La strumentazione dedicata per la raccolta mininvasiva del QT e per la creazione di tunnel rettangolari, creata e messa a disposizione da una azienda tedesca (Karl Storz SE & Co. KG, Germania), ha ridotto la difficoltà tecnica e migliorato i risultati estetici – commenta il dott. Panetta – Il paziente può giovare di un sistema riproducibile, veloce, sicuro e atraumatico per la raccolta del tendine che verrà innestato come nuovo legamento. Ad oggi abbiamo già trattato quattro pazienti e i risultati sono stati ottimali, facendo presupporre un recupero fisico, grazie anche ad una corretta fisioterapia, che li porterà a riprendere pienamente le attività sportive pre-infortunio”.