Qui, in un paesino al centro della costa tirrenica Cosentina denominata Riviera dei cedri è nata, circa trent’anni fa, un’associazione onlus che ha come finalità la diffusione delle “cultura piccante”. L’associazione è presente in tutto il Paese con Delegazioni accademiche che operano in sinergia con la sede nazionale. L’Associazione ha come sua missione l’approfondire e diffondere la cultura del peperoncino. In particolare auspica di far conoscere il peperoncino, la sua storia, la sua cultura, le sue qualità e le sue utilizzazioni. In virtù di quanto premesso, con il Presidente Enzo Monaco, ho voluto confrontarmi per meglio strutturare il percorso di valorizzazione del Peperoncino Piccante Lucano. Già da qualche mese, con il nostro GAL abbiamo avviato l’iter di certificazione PAT (Prodotti Agroalimentari Tradizionali) per il Peperoncino del Melandro.
La coltivazione del peperoncino piccante è diffusa in tutto il territorio della Basilicata. La facilità di coltivazione e quella di conservazione e trasformazione, ne consentono un utilizzo costante. Col tempo le generazioni che si sono susseguite, oltre a tramandarsi gli aspetti terapeutici e salutistici del peperoncino, hanno selezionato ecotipi che si distinguono sia per l’aspetto che per il grado di piccantezza. In Italia la coltivazione è diffusa un po’ ovunque, ma la Calabria è riuscita, attraverso iniziative precise, a selezionare un ecotipo, il “Diavolicchio Diamante” , che i contadini del tirreno coltivano negli orti da anni e anni. Visto che in Basilicata l’area del Melandro ha una particolare vocazione e tradizione della produzione del peperoncino, vogliamo contribuire alla valorizzazione della spezia e stimolare percorsi virtuosi.
Per il Presidente Monaco, tramite il Peperoncino, l’Accademia intende valorizzare tutti i territori con le loro storie e le loro peculiarità. “Come in gastronomia il piccante esalta le pietanze, così l’Accademia vuole valorizzare la cultura gastronomica delle regioni italiane e di tutto il bacino del Mediterraneo”. La coltivazione del peperoncino piccante in Basilicata è molto diffusa e nei modi più vari, dal piccolo orticello di famiglia, al vaso di terracotta sul balcone, dall’angolo del giardino, ai terreni di media estensione. Il nostro auspicio è che il percorso di certificazione PAT del Peperoncino del Melandro porti la coltivazione e la produzione a fare un passo in avanti e a trasformare le coltivazioni hobbistiche e di piccole quantità a produzioni più “importanti”.
Collaborazioni rilevanti come quelle dell’Accademia Italiana del Peperoncino sono e saranno importanti ed utili per il percorso di valorizzazione intrapreso dal nostro GAL. Un grazie particolare va al Presidente Enzo Monaco sempre disponibile ad ascoltare le esigenze dei territori e pronto ad indicare “la strada” giusta per una vera valorizzazione e promozione della spezia piccante.
Il Presidente, Michele Miglionico